In Moto2 i motori sono come la legge, uguali per tutti. Il quattro cilindri della Honda CBR600 è preparato da ExternPro e poi consegnato alle varie squadre. Ma come avviene questo procedimento?
E’ il sito web della Honda a svelare il dietro le quinte di questo procedimento che avviene tramite una lotteria gestita dalla Dorna. L’obiettivo di questa riffa è assicurare sia assegnati assolutamente a caso.
Questa lotteria si ripete ogni tre gare e i motori assegnati devono essere in grado di percorrere oltre 1.500 Km e sopportare circa 10.000 cambi marcia.
Come funziona in concreto? Alle 10.30 del mattino del giovedì un rappresentate per ogni squadra si reca al box del controllo tecnico, dove trovano ad aspettarli il Technical Director del campionato Danny Aldridge e il suo vice Gary McLaren.
L’estrazione è ben poco tecnologica: Aldridge ha una borsa nera che contiene dei gettoni numerati, da cui pescano i rappresentati delle squadre, naturalmente senza sbirciare.
I numeri estratti vengono annotati in un due fogli, uno per i team e l’altro per lo staff di ExternPro. I motori, prima di essere assegnati, vengono provati al banco per garantire che eroghino una potenza simile. Parliamo di circa 130 CV di potenza massima e ci può essere una differenza di soli 1,2 CV fra un esemplare e l’altro.
Dopo l’estrazione, i motori vengono estratti dalle casse per controllare che tutto sia in ordine e i meccanici possono assicurarsi che tutti i sigilli siano al loro posto.
Dopo questi controlli, le squadre firmano una dichiarazione per confermare che sia tutto in odine. Con ogni motore vengono consegnati anche 12 litri di olio in modo da poterlo cambiare a ogni gara, un’operazione che solitamente viene fatta il sabato sera.
Al termine della procedura, i motori tornano nelle casse e i meccanici li portano ai loro box per montarli nei telai. Poi vengono riconsegnati i vecchi propulsori allo staff di ExternPro che può controllare che siano in ordine e con i sigilli intatti. I motori vengono portati nella sede dell’azienda ad Aragon per essere sottoposti a un “tagliando” e nuovamente riassegnati.
E la storia ricomincia…