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MotoGP, Marquez: i tifosi ricordano chi vince il titolo non i GP

"Però io posso permettermi un errore, i miei avversari no". Lorenzo: " Lo ripeto, aggressivo il sorpasso di Rossi"

Marquez: i tifosi ricordano chi vince il titolo non i GP

La domanda che molti si sono posti alla vigilia del Gran Premio di Aragon è: Marc Marquez continuerà nella sua condotta di gara prudente o, nel Gran Premio di casa, abbandonerà ogni cautela e tornerà ad attaccare?

E', questo, un elemento fondamentale in ottica campionato perché con 43 punti di vantaggio su Rossi e ben 61 su Lorenzo è evidente che se si limiterà a controllare sarà difficile strappargli questo terzo mondiale in MotoGP.

"La realtà è che si vuole sempre arrivare primi, ma a volte non è possibile, come a Misano - ha spiegato Marc Marquez - lì sono finito 4° dopo aver finito la gomma anteriore e Dani mi ha aiutato vincendo perché ha tolto punti al mio avversario. Ad Aragon, che è uno dei miei circuiti favoriti parto con l'obiettivo minimo di finire sul podio. Mancano solo cinque gare e se a metà stagione pensavo che vincerne due fosse sufficiente ora ho dei dubbi. Ma quest'anno non si sa mai cosa può accadere con le gomme e la nuova elettronica. Si può vincere con 10 secondi di vantaggio o perdere con 10 secondi di distacco. Bisogna dunque essere costanti e provare ad arrivare sempre nei primi tre".

Lascia poco spazio all'interpretazione Magic Marc. E per chi ancora avesse dei dubbi ci pensa lui stesso a dissiparli.

"Non è importante che qualcuno abbia più vittorie di me alla fine del mondiale. La gente ricorda chi ha vinto il titolo, non chi ha vinto più gare o ha fatto più podi. La mia mentalità è dunque questa: se dovrò finire 4° come a Misano lo farò, ma proverò anche a vincere, se sarà possibile, come ho fatto a Silverstone. Il punto è che se commetterò un errore errori potrò ancora lottare per il mondiale, i miei avversari no".

Tutto chiaro? Rossi avrà una bella gatta da pelare.

"La stagione finora è stata incredibile - è l'osservazione di Valentino - nessuno si aspettava otto vincitori diversi. L'anno passato a vincere sono stati sempre gli stessi. Per il campionato è sicuramente interessante, perché significa che se cambiano le condizioni possono emergere piloti diversi, ma questo è anche uno dei motivi per essere sempre lì. La mia seconda metà della stagione non è stata male. Ho recuperato alcuni errori, fatto dei podi ma punti ne recuperati pochi. Però devo continuare così, perché stiamo lavorando bene. L'anno passato ad Aragon ho faticato, ma poi ho fatto una bella gara con Pedrosa, anche se l'ho persa. Quest'anno è difficile capire dove si può vincere, specie con le Michelin. Dunque l'importante è essere sempre il zona podio, e ovviamente provare a salire sul gradino più alto, ma difficile dire in quale circuito sarà possibile. La Yamaha su questa pista soffre nelle curve strette e lente che penalizzano l'accelerazione, ma nei punti filanti e nelle curve veloci va bene. Soffriamo anche un po' nelle frenate più brusche. Come ho detto, quest'anno è tutto diverso per via delle gomme".

Non si da ancora per vinto, Valentino, è presto per pensare ad un obiettivo alternativo.

"Il secondo posto in campionato è molto meno importante che vincerlo. Anche vincere tante gare e meno importante del titolo. Per questo devo provare a centrare entrambi gli obiettivi".

Lorenzo, al contrario, sembra non credere più alla possibilità di difendere il suo numero uno.

"Arrivare secondo nel mondiale è meglio che terzo e terzo è meglio che quarto, quindi io  ovviamente punto ad arrivare secondo in campionato. Qui nel 2014 ho vinto in strane condizioni e mi sono ripetuto anche l'anno passato. Sono veramente curioso di vedere come andrà".

La Yamaha non può dunque sperare, più avanti, in un eventuale aiuto a Rossi da parte di Jorge. Ma questo era chiaro per tutti. I rapporti fra i due sono ormai deteriorati e il maiorchino lo conferma quando ripete quanto detto a Misano a proposito del sorpasso subito dal compagno di squadra.

"Sono sempre della stessa opinione, anzi l'ho rafforzata - insiste - Dalla moto infatti non potevo vedere la sua traiettoria ma e nel video l'ho vista. E sono pienamente convinto della mia opinione".

Saranno dunque Marquez, Rossi e Lorenzo i protagonisti del Gran Premio di Aragon? Forse sì, ma senza dimenticarsi chi ha vinto l'ultima gara, a Misano: Dani Pedrosa.

"E' stata una nella sensazione vincere dopo tanto tempo - ha ammesso il compagno di squadra di Marc - Ti da confidenza, ma ora devo rimanere concentrato perché sarebbe bello avere un altro risultato di quel tipo. Uno dei miei problemi quest'anno è la qualifica e non sappiamo perché".

Già, ricordate le partenze di Pedrosa? Erano fenomenali. Ed anche vincendo Dani farebbe il gioco della Honda e del compagno di squadra, togliendo dal piatto i punti importanti.

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