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MotoGP, Iannone: "Anche a Brno con le Michelin si doveva rischiare"

Dovizioso attacca: "Michelin non ha il completo controllo della situazione, servono più gomme"

Iannone: "Anche a Brno con le Michelin si doveva rischiare"

È rimasto al comando fino a quando la gomma non lo ha tradito. Un GP amaro quello di Brno per Andrea Iannone, che sognava di ripetere la prestazione di una settimana fa. Gli indizi sembravano esserci, poi nel finale il consumo dello pneumatico anteriore ha mandato in fumo le sue speranze.

Un gara con un finale tutto in salita?

“Penso di essere partito molto bene, ero forte, infatti ho compiuto tre quarti di gara davanti, senza nemmeno spingere più di tanto. Ho sofferto la gomma anteriore, ma sono riuscito a terminare la corsa e conquistare dei punti”.

Il rimpianto è grande.

“Sull’asciutto potevamo disputare una buona gara, però in queste condizioni la scelta dello pneumatico e della strategia è sempre complicata. Di sicuro questa sarà una lezione importante per il futuro. Forse oggi si doveva rischiare, ma non era così semplice”.

Marquez è arrivato sul podio con la soft.

“Anche ad Assen la situazione era critica, in questo caso abbiamo optato per la soft, proprio come Marquez. E’  difficile capire perché la Honda sia andata meglio, posso solo dire che abbiamo raccolto poco per quelle che sono le nostre possibilità. Nonostante ciò c’è un buon potenziale e sono fiducioso”.

Anche tu aspettavi il flag to flag?

“Ero convinto che ad un certo punto si rientrasse, tipo al Sachsenring però in Germania la pista si è asciugata velocemente, qua no. Sarei rientrato a sette giri dalla fine, ma qua nessuno aveva deciso di fermarsi ai box”.

Ti sei interrogato sul fatto che Barbera non abbia consumato le gomme della Ducati?

Barbera è un pilota piccolo che non spinge magari troppo sulle gomme, però è anche vero che Baz sia più grande. Di sicuro anche il bilanciamento della moto può influire. Sono aspetti che bisogna analizzare per bene. Peccato, oggi la gomma morbida davanti non era la scelta corretta. Se fosse rimasta bagnata, potevamo dire la nostra, mantenendo un buon ritmo. Dobbiamo comunque rimanere ottimisti ed essere fiduciosi”.

Il warm-up della mattinata ti aveva fatto cambiare idea?

“Non avevo grip, mi si chiudeva lo sterzo, infatti c’era qualcosa di anomalo. Poi dopo il cambio gomma sono stato fortissimo. Al mattino c’era di sicuro più acqua in pista che al pomeriggio e questo è stato il problema più grande”.   

Se Iannone mastica amaro, peggio è andata al compagno Dovizioso, anche lui alle prese col deterioramento delle Michelin. Il forlivese non ci sta, proponendo al fornitore unico una più ambia disponibilità di pneumatici.

Una corsa da dimenticare.

“C’è molta delusione perché torno a casa con zero punti, mentre ero in lotta nel gruppo di testa. Abbiamo trovato condizioni particolari, sono abbastanza arrabbiato, perché anche altri piloti hanno dovuto fronteggiare la medesima situazione. Già in mattinata avevo detto che le due soluzioni all’anteriore erano poche, perché così molti piloti sono obbligati a mettere la morbida, nonostante la poca acqua. Anche questa volta era un azzardo”.

Te lo aspettavi?

“Quanto accaduto alle gomme non mi sorprende, perché lo pneumatico era morbido. Michelin sta sicuramente lavorando, però non hanno la situazione sotto controllo. Serve infatti avere una più ampia disponibilità di scelta. Oggi era necessaria la intermedia, perché la morbida è per condizioni estreme”.

C’è il rischio che le gomme possano essere fallate?

Dovete parlarne con loro. Quanto successo a me dipende dallo stile di guida. Stamane ho spinto e la gomma era come nuova. Al pomeriggio abbiamo puntato di più a gestirle, ma la mescola si è consumata. Come ho detto serve avere più gomme, perché ogni pista ha caratteristiche diverse dalle altre. Ovviamente sono fiducioso, convinto che il prossimo anno ci sia una situazione più stabile”.

Rispetto all’Austria c’è stato un passo avanti o indietro?

Questo weekend non è stato compiuto un passo avanti, ma eravamo competitivi. Infatti abbiamo dimostrato di non essere lontani. Adesso ci sarà Silverstone, una pista dura, dove possiamo fare bene”.


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