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MotoGP, Iannone: "Non è l'Austria ma saremo competitivi anche a Brno"

L'alfiere Ducati rassicura: "Le gomme non mi preoccupano, meglio pensare al bilanciamento"

Iannone: "Non è l'Austria ma saremo competitivi anche a Brno"

L’aveva predetto alla vigilia: "Anche in Repubblica Ceca potremo dire la nostra". Se nella FP1 Andrea Iannone e la Ducati hanno messo tutti in riga, con gomma nuova, al pomeriggio l’alfiere di Borgo Panigale ha accusato soltanto un decimo di ritardo da Marc Marquez. Un indizio che mette in mostra il potenziale della GP16 anche sul tracciato ceco, nonostante un piccolo problema tecnico alla mattina.

Sei partito col piede giusto

“Sono molto contento per come abbiamo iniziato, il feeling è buono. Pensavo di andare abbastanza bene dopo lo scorso anno e quest’anno siamo addirittura riusciti a fare qualcosa in più. Stiamo lavorando sul setting, perché dopo l’Austria abbiamo bisogno di alcune modifiche. Ci sono stati alcuni miglioramenti, altri invece no, quindi non siamo riusciti a fare un grande passo avanti. Sappiamo però cosa serve, in particolare per quanto riguarda il bilanciamento della moto. Di sicuro sono ottimista”.

Le gomme in Austria si sono rivelate decisive. Qua invece cosa cambia?

“Oggi abbiamo utilizzato sia la dura che la morbida, dato che al mattino mi si è spenta la moto. Con la soft siamo arrivati quasi fino al termine della sessione. Entrambi gli pneumatici funzionano bene e non ci preoccupano. Dobbiamo concentrarci di più sul setup per bilanciare il setting. La moto curva bene, in percorrenza siamo competitivi, però in uscita abbiamo peggiorato”.

Il T2 si è rivelato il tratto critico.

“In questo momento sono soddisfatto perché ho la giusta costanza. Riesco infatti ad avere la situazione sotto controllo. Nel T2 perdo quasi mezzo secondo, due decimi sono colpa mia, il resto deriva dalla moto che necessita di essere migliorata”.

Come ti senti fisicamente?

La costola mi fa male, non ho preso antidolorifici. Di sicuro sono convinto che grazie all’aiuto della clinica mobile starò meglio. Vedremo eventualmente se serve un’infiltrazione. Con tutti questi cambi di direzione, le costole soffrono abbastanza”.

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