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MotoGP, Rossi: non solo Ducati, bisogna guardarsi alle spalle

"I sei migliori piloti nelle prime sei posizioni. Volata? Chi uscirà primo dall'ultima curva sarà il vincitore"

Rossi: non solo Ducati, bisogna guardarsi alle spalle

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Rossi tra le Rosse, gioco di parole scontato nella forma ma non nel contenuto. Al Red Bull Ring, dove Ducati ha dettato il ritmo fin dai test, Valentino ha piazzato il colpo di reni che gli ha permesso di intromettersi tra i due Andrea.

Naturalmente sono molto contento - dice il Dottore - Già ieri ero andato bene, ma questa mattina ero un po’ preoccupato perché avevamo fatto delle modifiche che non mi erano piaciute. Invece nel pomeriggio siamo riusciti a migliorare molto, anche fra FP4 e qualifiche. Ho potuto spingere, forzare in frenata”.

Le Ducati sembravano imprendibili fino a ieri…
Essermi avvicinato tanto è bello e soprattutto importante. Poi bisognerà vedere quello che accadrà domani, perché i due Andrea hanno ancora un passo leggermente migliore, bisognerà cercare di non farli scappare e poi stare attenti ai piloti che partono dalla seconda fila”.

Sorpreso dal passo in avanti?
Credo che le Ducati siano riuscite ad arrivare al top prima, ora ci stiamo riuscendo anche noi”.

Cosa ti aspetti per la gara?
I sei piloti più forti del campionato sono nelle prime sei posizioni e sono tutti in forma. Siamo vicini”.

Cosa potrà fare la differenza?
La partenza e le prime due curve, saranno tutti molto carichi. In teoria le Ducati hanno la possibilità di fuggire, ma tutto questo sulla carta poi in gara le cose possono cambiare. Anche se riuscissero a scappare, sicuramente la lotta per un ipotetico 3° posto sarà molto dura”.

Ci metti anche Marquez?
Già a Silverstone tre anni fa aveva avuto un infortunio simile e aveva lottato per la vittoria. Lo stesso è successo a Baldassarri in Germania ed è riuscito a correre. Marc ha un fisico reattivo e preparato, se domani non sarà al 100% sarà al 98”.

E le gomme?
Bisognerà aspettare domani e vedere le condizioni atmosferiche per fare una scelta, soprattutto al posteriore è possibile usare la morbida come la dura”.

Hai ancora margini di miglioramento?
Ho tre o quattro cose da provare, di elettronica, poi voglio fare qualche modifica al bilanciamento. La pista sta cambiando molto, l’ha fatto anche dalle FP4 alle qualifiche”.

Quali sono i tuoi punti di forza?
L’ultimo settore della pista, lì la M1 va forte, il più veloce sono io e il secondo Lorenzo. Invece perdo nel secondo e in accelerazione dalle curve strette”.

Dove la Ducati domina…
Su questa pista è importante riuscire a mettere i cavalli a terra, ma non basta e la Desmosedici infatti va bene anche in curva”.

In caso di volata cosa succederebbe?
Chi esce primo dall’ultima curva vince, neanche le Ducati riescono a superare in accelerazione prima del traguardo”.

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