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MotoGP, Iannone: la costola? un problema per la gara

"E' il momento per raccogliere quanto seminato". Un piccolo bisticcio con Laverty: "non sono un maestro di lucidità, ma a volte serve"

Iannone: la costola? un problema per la gara

Galeotta fu la moto da cross e una caduta che sta dando a Iannone dei grattacapi imprevisti. La sua prestazione sul giro secco non ne ha risentito (2° con più di 6 decimi sul terzo) ma il dolore è forte.

Era caduto in allenamento, ma non avevo avvertito problemi finché non sono salito sulla Ducati per il primo turno di libere - racconta Andrea - Dopo quell’incidente, avevo due dita della mano molto gonfie e così non mi sono più allenato né in moto né in palestra. I ragazzi della Clinica Mobile mi stanno dando un aiuto, va un po’ meglio ma bisogna ancora capire come fare per i 28 giri della gara. Non sembra ci siano fatture ma servirebbe una TAC per essere sicuri, magari la farò dopo il GP: certe volte è meglio non sapere”.

Almeno la Desmosedici funziona alla perfezione al Red Bull Ring.

“La giornata è stata positiva, come era già successo nei test - dice - Al mattino, con il freddo, ho faticato perché c’era poco grip ma abbiamo fatto le giuste modifiche per il pomeriggio. Credo che siamo nel momento migliore per raccogliere quanto è nelle nostre possibilità.

Tradotto: si può vincere, anche se nessuno tra gli uomini in rosso pronuncia quella parola.

Penso che ci sia ancora margine di miglioramento - osserva - anche se non sarà semplice progredire perché siamo già molto veloci. Io sono tranquillo, il mio ritmo è buono”.

Il giro veloce sarebbe potuto esserlo ancora di più, se non ci fosse stata un’incomprensione con Laverty.

“Ero nel giro buono e ho cercato di superare Eugene alla curva 4, in staccata - spiega - Avevo già mezza moto di vantaggio, ma lui ha frenato tardissimo e ho dovuto rialzare la moto per non toccarci. Quando ci siamo fermati per provare la partenza, gli ho detto di fare più attenzione e lui si è arrabbiato. In certi momento bisogna essere lucidi, so che non sono un maestro in certe situazioni… ma questa volta lo sono stato”.

Andrea chiude il calso con una risata. Quando gira (quasi) tutto nel verso giusto il morale non si guasta facilmente.

Anche se il pilota di Aspar non l'ha presa altrettanto bene e replica: "nel finale del turno Iannone si è lamentato con me, dicendomi di usare la testa. Se fossi stato lento avrei accettato le sue critiche, ma ero nel mio giro più veloce e non penso che le sue lamentele siano state giuste".


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