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Mototurismo: il Chianti con la Honda CB500X Travel Edition

La terra del vino offre profumi intensi e dolce curve per farsi coccolare. Qui tutto è poesia...

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Iniziamo con la cosa più importante: il Chianti è un vino DOCG prodotto nella Regione Toscana. Subito a seguire, se dovete bere, lasciate le chiavi della moto ben nascoste e bevete in un posto dove potete raggiungere l'albergo a piedi. Fatte le raccomandazioni del caso, GPOne.com questa volta ha deciso di concedersi una sana gita con tanto di brindisi alla salute di voi lettori, presso una delle zone più belle della Toscana: il Chianti. Compagna di viaggio, la nuova piccola-grande Honda CB500X 2016 Travel Edition, moto che si è rivelata perfetta per questo tipo di viaggio.

IL CHIANTI – La zona del Chianti non ha certo bisogno di presentazioni. E' una piccolissima catena montuosa di circa 20 Km che tocca le province di Firenze, Siena ed Arezzo. Tutto in torno, c'è la famosa zona di produzione del vino rosso DOCG tra i più famosi al Mondo, vino omonimo tanto apprezzato dagli amanti del liquido di Bacco. Quanto al vino, se ne potrebbe scrivere un libro, a patto di avere accanto una botte da un centinaio di litri... In breve, possiamo dirvi che è costituito da un 70-100% di Sangiovese e da altri vitigni idonei alla coltivazione nell'ambito della Regione Toscana. Chiudiamo, per non annoiarvi, con le caratteristiche organolettiche: il colore è rosso rubino vivace, l'odore è intenso ed il sapore è armonico, asciutto e appena tannico. Poi... come dicono da quelle parti “l'è tanto bono!”.

DA ROMA A SIENA – Che la nostra Redazione abbia sede presso la Capitale, lo sanno pure i muri. Ecco che allora la Strada Statale Cassia (S2) diventa un must per raggiungere la vicina Toscana, anche perchè si sa, l'autostrada a noi motociclisti, sta particolarmente sulle cosiddette... Importante via consolare romana, congiungeva Roma con Firenze. Oggi è per un bel pezzo a due corsie e grazie a Dio, qui di maledetti sampietrini non ve n'è ombra! Lasciata la noiosa (e trafficata N.d.R.) Provincia di Roma (niente male la protezioni aerodinamica della moto), avvicinandosi a Viterbo, la strada si fa non solo a corsia singola ma anche leggermente più curvosa. Arrivare a Montefiascone è un attimo e da qui si ha il primo vero “assaggio” di curve. La strada, in discesa, porta al Lago di Bolsena, dove nella città omonima ci fermiamo per fare la seconda colazione. E' luglio, c'è pieno di turisti e trovare parcheggio con la moto non è facilissimo. Dopo pochi istanti siamo nuovamente in sella e prima di arrivare a San Lorenzo Nuovo, vi suggeriamo di prestare attenzione all'ultima curva sulla destra, prima dell'ingresso al paese: la vista sul lago, qui è mozzafiato e merita sicuramente uno scatto fotografico!

Proseguiamo per Acquapendente e arrivati al confine tra Lazio e Toscana sono due le cose che è impossibile non notare: il Monte Amiata sulla sinistra e il piccolo borgo medievale di Radicofani. La Cassia passa esattamente in mezzo ma, sorpresa. Un anno fa, la strada era interrotta... un anno dopo, lo è ancora. Dove sono la Regione e la Provincia? Indescrivibile. Siamo dunque costretti a passare proprio per la piccola Radicofani, una chicca da cui si può ammirare un panorama, sia che si guardi a Nord, sia che si guardi a Sud, che lascia senza fiato. La CB500X da il meglio di sé dopo i 5.000 giri/min. Il piccolo bicilindrico, infaticabile, traina noi, il passeggero e le due borse laterali senza opporre resistenza. Certo i sorpassi in salita non sono consigliati ma, la bicilindrica fa tutto onestamente e senza lamentele. Dal paese Gallina a Buonconvento, è poesia. Le terre senesi donano allo sguardo ogni tinta di marrone, giallo e arancione. Del resto, il famoso Terre di Siena, è un colore famoso a chi usa le tempere, come anche per chi adora l'olio extravergine di oliva, olio D.O.P. utilizzato proprio nella cucina toscana. Le colline sono tutte “graffiate” dagli aratri e solo quando ci si avvicina a Siena si è distratti da una delle piante più “felici”: il girasole! Sono migliaia, tutti rivolti verso di noi (non penserete che si siano girati verso il sole?!?) e attenti al nostro passaggio. La città del Palio è vicina, la stanchezza ancora non si fa sentire e in questo il merito è della moto, assolutamente priva di vibrazioni a qualsiasi regime, con una posizione di guida comodissima e una sella ben imbottita che assorbe le imperfezioni del manto stradale. Solo pochi chilometri di Siena-Firenze e ci siamo. Chianti, stiamo arrivando!

LA CHIANTIGIANA – Entriamo in superstrada e alla seconda uscita lasciamo subito il nastro d'asfalto rovente per tuffarci nella SR222, meglio conosciuta come Chiantigiana. Il primo paese che incontriamo è Ficareto. Da qui le colline iniziano a farsi verdi, le viti le ricoprono tutto ed il profumo della terra prende spazio al posto dello smog cittadino nelle nostre menti. Arriviamo a Quercegrossa e attraversiamo una delle tre sezioni di cui è suddiviso il paese: “Quercia”. E' rimasto poco dopo i bombardamenti della Grande Guerra, ma qui sembra si sia fermato il tempo, dagli anziani seduti fuori al bar che giocano a briscola, passando per le piccole botteghe. La strada si fa via via più curvosa. Apprezziamo la ciclistica equilibrata della piccola Honda, perfetta per salire e scendere dalle colline con il suo motore pastoso e soprattutto un freno anteriore che la rallenta quando serve. Dopo qualche chilometro siamo a Fonterutoli dove si trova il Castello omonimo e una delle migliori cantine. Di proprietà dei marchesi Mazzei, vanta nove tipi di Chianti. Giunti a Castellina in Chianti, uno splendido comune di circa 3.000 abitanti, ci fermiamo per un caffè. Qui merita una visita la Rocca di Castellina e la tipica Via delle Volte, un cunicolo stretto decisamente caratteristico. Volendo, la 222 prosegue per Greve in Chianti, altro borgo medievale che in un pomeriggio si può tranquillamente visitare, con la sua piazzetta centrale che offre tanti piccoli negozietti dove acquistare prelibatezze enogastronomiche di ogni tipo.

Da qui, arrivare a Firenze è un attimo, ma noi abbiamo deciso di pernottare presso Radda in Chianti, altro meraviglioso paesino. Per arrivarci, passata Castellina in Chianti, basta girare a destra per la SR429. Questa area ha uno storico di un certo livello, visto che è da circa 4.000 anni che è abitata. Basta guardarsi intorno per vedere, in mezzo ai vigneti, diversi agglomerati di carattere rurale. Radda è “chiusa” da una cinta muraria al cui interno si trova la via e la piazzetta principale dove si può vedere il Palazzo del Podestà, del 400 d.C.. Arriviamo in albergo, sganciamo le pratiche borse laterali e dopo una doccia siamo come nuovi. La CB500X non affatica per nulla, nonostante il caldo e gli oltre 300 Km percorsi, non ci costerebbe nulla rimontare in sella e andare a cena. Andiamo a Volpaia unendoci a degli stranieri (ed il loro autista privato) in un minivan. Saggia decisione... e vedremo poi perchè. Il paese, che non fa nemmeno 50 abitanti, è conosciuto per via della Fattoria Castello di Volpaia ed è qui che nasce il Chianti Classico. Ci fermiamo a cena e dopo aver scelto cosa mangiare apriamo la carta dei vini: due, esattamente, due pagine di Chianti di ogni tipo, per tutti i gusti e soprattutto per tutte le tasche! Vi è chiara ora la scelta dell'andare con l'autista? Il ristoratore apre bottiglie su bottiglie e tra una chiacchiera e l'altra si fa tardi. Qualcuno “azzarda” una passeggiata per il borgo del paese, qualcun altro attende la navetta nella piazzetta centrale. All'arrivo della navetta il Chianti scorre nelle vene, ma abbiamo ancora la lucidità per ammirare un cielo stellato senza eguali. Da lontano si odono degli stranieri cantare, probabilmente in qualche agriturismo vicino; il vino aiuta a fare amicizia e a fare baldoria. Spento l'abat jour in camera, la testa gira. Il sapore del vino è ancora tra le nostre labbra e cadiamo in un sonno profondo.

Fatta colazione, con tanto di vista sulle colline, ci infiliamo il casco e montiamo in sella, procedendo verso Roma con la medesima strada a ritroso. In testa, oltre all'ottimo vino (grazie al cielo svanito con il sonno), dei paesaggi che tutto il pianeta ci invidia, la Honda CB500X Travel Edition (costa 7.280 euro f.c.) che si è rivelata perfetta anche per i consumi registrati in 24 Km/l in due con i bagagli. Il Chianti ti “scivola” dentro proprio come il suo vino. Ti da alla testa, ti fa venire voglia di tornarci appena possibile. Ci siamo fatti una promessa: la prossima volta torneremo per qualche giorno in più e magari, ricontatteremo sicuramente l'autista.

Per questo test abbiamo utilizzato: 

 

Casco AGV AX-8 DUAL EVO E2205 MONO - MATT BLACK - Per uso sia stradale che off-road, casco versatile che offre un elevato comfort.

 

 

 

 

 

Giacca Dainese Super Speed D-Dry - Capo altamente ergonomico e tecnico, questa giacca è indirizzata a chi ama la guida sportiva e a chi cerca soluzioni tecniche moderne. Confezionato in tessuto Duratex e Boomerang, offre una grande ventilazione e, grazie alla fodera removibile D-Dry impermeabile e traspirante, alla fodera di marca Sanitized e al tessuto forato, acquisisce una modularità senza paragoni consentendoti di affrontare molteplici situazioni climatiche.

 

 

Scarpe STREET ROCKER D-WP - Scarpa moto uomo Dainese Street Rocker D-WP. Questa scarpa certificata è confezionata con morbida pelle di alta qualità ma può essere utilizzata in ogni condizione atmosferica grazie alla presenza della membrana impermeabile e traspirante.  

Pantaloni BONNEVILLE SLIM - Jeans tecnici moto slim fit Dainese BONNEVILLE SLIM. Protettivi e confortevoli grazie alla presenza dei rinforzi interni con maglina in fibra di DuPont™ KEVLAR® e alle protezioni certificate Pro-Shape sulle ginocchia.

 

 

 


MIG C2 - Guanto moto uomo Dainese Mig C2. L'utilizzo di pelle bovina e tessuto Mesh rende questo guanto estivo certificato molto areato, resistente e dalle ottime performance. 

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