Tu sei qui

MotoGP, Rossi: non sono bravo in queste condizioni

"Rientrare prima non avrebbe cambiato molto. Con l'asflato umido la M1 è troppo difficile da guidare, ho preso 10" in un giro"

Rossi: non sono bravo in queste condizioni

Share


La faccia è scura e non è la prima volta che Valentino Rossi deve pronunciare le parole “grande peccato” quest’anno. Il Sachsenring si è trasformato da sogno ad incubo nel tempo di qualche giro, il Dottore è entrato ai box sul podio e ne è uscito senza più speranze.

E’ andato tutto nel verso sbagliato…
Dopo ieri, sapevo di potere essere competitivo sull’asciutto, di salire sul podio. Anche questa mattina abbiamo lavorato bene  preparando la moto sul bagnato e potevo lottare con la vittoria”.

E invece?
Invece siamo stati sfortunati con il meteo, ha smesso di piovere e sono cambiate le condizioni”.

Qual è stato il più grande problema?
Ero troppo lento con le gomme intermedie. E’ vero che sarei anche potuto rientrare 2 o 3 giri prima, ma non sarebbe cambiato molto. Mi sono fermato per il cambio con Dovizioso e Crutchlow che sono saliti sul podio, mentre io una volta salito sulla seconda moto non avevo fiducia. Mi hanno dato 10 secondi in un giro”.

Colpa delle intermedie?
Non so se sia stata una scelta sbagliata, ma sulla carta con le slick sarebbe stato ancora più difficile. Penso sarebbe andata peggio”.

Chi le ha scelte?
Io insieme alla squadra. Venerdì avevamo avuto tanti problemi con la gomma anteriore slick,  non riuscivo a mandarlo in temperatura. Per questo abbiamo deciso per le intermedie”.

Cosa non ha funzionato?
Io non sono stato particolarmente forte e la M1 è veramente difficile da guidare in queste condizioni di asflalto umido. Ripeto, non è normale prendere 10 secondi in poche curve. E’ qualcosa su cui dobbiamo lavorare”.

Il team ti stava esponendo già da qualche giro la scritta ‘box’, una situazione che ha ricordato la gara di Misano del 2015…
Secondo me in quell’occasione non mi avevano esposto la tabella. Comunque, qui ci siamo messi d’accordo che mi dessero la segnalazione non appena un pilota fosse entrato a cambiare gomme, poi sarei stato io a decidere. Prima di quel momento non me la sentivo di cambiare gomme. Forse avrei potuto anticipare la mia entrata, ma sarebbe cambiato poco, sarei arrivato magari 6° al posto di 8°”.

Però, quando capita un flag-to-flag, raramente azzecchi la strategia…
Ho anche sempre la sfida di trovarmi al 1° o al 2° posto, quando sei dietro è più semplice, ti giochi un jolly, mentre quando sei davanti è tutto più difficile.

Ora sono 59 i punti di distanza da Marquez…
La situazione è molto difficile e in queste prime 9 gare non ho portato a casa tutti i punti che potevo. Ci sono stati errori e sfortuna, per questo il gap è così grande, però rimane ancora metà campionato”.

Qual è stato il punto chiave della prima parte di campionato?
La stagione ha incominciato a prendere una brutta piega dal Mugello, se si aggiungessero 20 o 25 punti per quella gara, la mia classifica sarebbe molto diversa. Magari anche ad Assen avrei rischiato meno, le cose sarebbero andate in modo diverso. Ma è andata così”.

Qual è la prossima mossa?
Martedì e mercoledì ci saranno dei test importanti in Austria perché serviranno per preparare la prima gara della seconda metà di stagione. Quella dovrà essere un’occasione per voltare pagina, devo raccogliere più di quanto fatto fino a ora”.

Articoli che potrebbero interessarti