I detrattori dicono che quel 2° tempo è figlio della scia di Marquez, ma mettersi in coda al campionissimo è un peccato comune a molti. E poi bisogna riuscirci, soprattutto con una Ducati non delle più aggiornate. “A parte Marc, Valentino, Lorenzo e Vinales, tutti cercano sempre un buon traino - si difende Barbera - Io ho una moto di due anni fa, faccio tutto il possibile per essere veloce”.
Oggi al Sachsenring ci è riuscito e quella seconda casella da cui partire dalla gara è il suo migliore risultato in qualifica da quando corre in MotoGP.
“Questa è una pista che mi piace e anche la mia Desmosedici qui funziona bene. Poi ho trovato Marc davanti a me… ed è stato meglio! Certo che va veramente veloce, io stavo dando il massimo e lui si allontanava. Non ho ben capito come faccia”, sorride Hector.
Il risultato del pilota di Avintia non è un caso, in questa prima parte del 2016 è riuscito a sfruttare ogni occasione senza mai sabagliare.
“E’ un anno importante per me - continua - In campionato sono 7°, il primo pilota Ducati e senza avere una moto ufficiale. Essere fra i migliori, come oggi, è importante”.
Domani ci sarà la gara, qual è l’obiettivo?
“Sinceramente non lo so. Spererei nell’asciutto, anche se ad Assen con la pioggia era andata bene. Vedendo il mio passo nelle FP4, forse potrei stare nei primi 6”.