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Moto3, Migno: "Assen? Il segreto è stato non pensare al podio"

Il romagnolo terzo in Olanda: "Il rinnovo del contratto? Preferisco rimanere concentrato sulla moto"

Migno: "Assen? Il segreto è stato non pensare al podio"

Non se l’immaginava nemmeno lui, ma il secondo posto nelle qualifiche del sabato si è rivelato un indizio da non sottovalutare. La domenica Andrea Migno non si è tirato indietro, perché l’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così, in gara, eccolo rimanere attaccato per tutta la corsa al gruppo di testa, senza lasciare un solo metro, conquistando il primo podio nel Motomondiale. E poco importa per quella decisione della direzione gara di retrocederlo dal secondo al terzo posto, causa passaggio sulla riga verde, perché ormai l’obiettivo era centrato.

Festeggiato?

“Dopo la gara siamo andati in centro ad Amsterdam a bere con il team. Però i festeggiamenti non sono ancora finiti. In settimana io, Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli dovremo offrire la cena a Pesaro a tutti i ragazzi, però sarà un bel momento per stare in compagnia. Le nostre cene sono sempre divertenti”.

Torniamo ad Assen. Da dove nasce questo podio?

Nasce dal lavoro e dal sacrificio di tutto il team. Un impegno costante che passo dopo passo ci ha portati a ottenere questo risultato”.

Te lo immaginavi proprio in Olanda?

“No, assolutamente. Non ci ho mai pensato e forse è stato proprio questo il segreto. Mi sentivo bene comunque ad Assen, perché la moto era competitiva e anch’io avevo la giusta confidenza. È stato un weekend in cui fin dalle libere abbiamo avuto un buon passo per poi centrare il tempo in qualifica”.

Passiamo alla gara. Cosa cambieresti di quell’ultimo giro?

Forse la staccata all’ultima curva, dove sono entrato un po’ troppo forte. Peccato per il passaggio sulla linea verde, però come ho già detto sono stato costretto, perché non c’erano altri spazi”.

Poi se stato penalizzato con l’arretramento al terzo posto.

“Ovviamente c’è dispiacere, però va bene lo stesso. Anzi, a pensarci bene è forse stata la scelta migliore. Perché in caso di vittoria e poi arretramento al secondo posto, mi sarebbe tirato il culo per i prossimi quattro anni (sorride). Stessa cosa con un eventuale terzo posto finale. Invece può andare bene così”.  

In molti dicono che dopo Jerez hai invertito la rotta. Qual è stata la chiave di svolta?

Non credo ci sia una chiave di svolta, bensì molti aspetti che messi insieme hanno aiutato me e la squadra a migliorare. Adesso dobbiamo cercare di essere continui nel nostro lavoro già dalla prossima gara in Germania”.

Ci stai già facendo un pensiero al secondo podio in Moto3?

“No, anche al Sachsenring non ci penserò, proprio come fatto in Olanda. Partirò concentrato già dal giovedì e poi darò il massimo in gara per ottenere un buon risultato”.

Nel box ci sono Bulega e Fenati, che possiamo definire due fuochi. Com’è la convivenza?

“Senza troppi giri di parole: mi sono sempre fatto gli affari miei, rimanendo concentrato sul lavoro per migliorare la moto e arrivare a un importante risultato. Credo sia stata la cosa migliore e anche per il prosieguo della stagione farò così”.

In questa annata mancavi solo tu sul podio nello Sky Racing Team VR46. C’era un po’ di pressione?

“Certo, però io cerco sempre di trasformarla in uno stimolo in più per poter dare il meglio”.

Una settimana fa Bulega ha rinnovato il contratto. Il tuo invece?

“Personalmente non penso al rinnovo, perché preferisco rimanere concentrato sulla moto per cercare di dare il massimo. Poi di conseguenza magari arriverà anche il contratto. A questo ci penserà la VR46 Academy. Di certo mi trovo bene con lo Sky Racing Team e vorrei prolungare questa avventura”.

Valentino cosa ti ha detto dopo il podio di Assen?

“Era molto contento, mi ha fatto i complimenti. Ci vedremo in settimana a cena con tutti i ragazzi dove solitamente parliamo di come andata la gara e analizziamo i dettagli”.

Il messaggio più bello?

“Ne ho ricevuti tanti, forse quelli delle persone più care, che nella vita sono sempre state al mio fianco”.

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