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SBK, West in gara anche a Laguna Seca

L'australiano sostituto del francese Barrier, andrà in America con una ZX10R evoluta e la conoscenza della pista 

West in gara anche a Laguna Seca

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E’ entrato come sostituto dell’infortunato Sylvain  Barrier nel round in Malesia ed è andato subito forte: Anthony West, pilota australiano che compirà 35 anni il prossimo 17 luglio, vanta una carriera che lo ha visto correre nel Motomondiale dalla classe 125 alla MotoGP, transitando dalla duemmezzo dove nel 2003 con una Aprilia 250 vinse la gara ad Assen con la pioggia, per ripetersi 11 anni dopo in Moto2, sempre in Olanda, dove tagliò il traguardo per primo ancora in una gara bagnata, la sua condizione preferita.

In Malesia SBK Anthony aprì il suo weekend con un ottimo nono posto in gara 1 e, nella manche della domenica, il pilota di Maryborough portò la privata Kawasaki ZX10R del team Pedercini addirittura sino al quinto posto finale, inserendosi in mezzo ad ufficiali come Davies e Van Der Mark, sfruttando per l’ennesima volta il suo elemento favorito: l’acqua.

Nelle gare successive West ha dimostrato il suo valore centrando ancora la top ten e lottando contro avversari meglio dotati (teoricamente) dal punto di vista tecnico, confermando il manico che ancora ha e l’ottimo lavoro di tutto il team Pedercini, privato, ma con tutte “le cose a posto” per poter ben figurare.

Dato che il francese Barrier è ancora in fase di recupero, vedremo l’australiano anche a Laguna Seca, pista dove ha già corso: “ho chiesto al team di correre a Laguna Seca e hanno accettato, mi piace quella pista, ci ho già corso e sono molto contento di poter esserci”.

Tra l’altro, nel test dopo-gara di Misano, l’australiano ha potuto provare un nuovo telaio messogli a disposizione dalla formazione mantovana: “questo telaio è molto diverso da quello che ho usato prima, concede miglior confidenza nella parte anteriore della moto, specialmente in frenata e con la gomma davanti. C’è bisogno però di tempo per trovare i nuovi settaggi, ma è un passo avanti, anche perchè il team lavora molto bene”.

Nel prossimo round americano, quindi, Anthony arriverà carico e con una moto ancor migliore: “Io ed il team viviamo gara per gara la nostra collaborazione; intanto a Laguna avremo una moto più a posto e più competitiva, io conosco bene la pista e mi sento pronto per le due gare che mi attendono”.

 

 

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