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SBK, SSP: Poker stagionale a Misano per Kenan Sofuoglu

Straordinario secondo posto per Caricasulo che piega Jacobsen, 5° Krummenacher, 6° Zanetti, out Cluzel e Badovini

SSP: Poker stagionale a Misano per Kenan Sofuoglu

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C’è sempre una prima volta. È quella di Kenan Sofuoglu a Misano, che mai era riuscito prima d’ora a salire sul gradino più alto del podio. Questa volta invece eccolo trionfare in sella alla sua Kawasaki. Ha aspettato il turco, studiando gli avversari da vicino per poi piazzare la zampata vincente nel finale. Una volta passato Caricasulo ecco giungere l’attacco vincente su Jacobsen, che vale uno storico trionfo nel circuito intitolato a Marco Simoncelli. Sorridere l’alfiere Puccetti, così come Federico Caricasulo, che scattava dalla pole.

Si è difeso con il coltello tra i denti il ravennate, cedendo soltanto al campione iridato. All’ultimo giro, quando Jacobsen lo precedeva in seconda piazza, l'italiano indovina l’attacco vincente alla curva del Tramonto che gli regala il secondo posto davanti al pilota Honda. Quarto Rea, poi Krummenacher che perde terreno dalla testa del Campionato, seguito da Zanetti, Baldolini e Bassani. Nella top ten anche l’inglese Stapleford e Bergman. Fuori Cluzel, Badovini, Gamarino, Zaccone e Rolfo.

LA CRONACA – Al via Caricasulo è una freccia, tanto da chiudere la porta a Sofuoglu e rimanere al comando della corsa, seguito dal turco e Jacobsen. Colpo di reni da parte di Zaccone, che aggancia la quarta piazza precedendo Krummenacher. Sfortunato invece Cluzel, vittima di un contatto che lo vede perdere terreno e scivolare al decimo posto. Va peggio invece a Epis e Cipiciani, entrambi a terra, così come Roberto Rolfo. Nella top anche Badovini, sesto, mentre in nona posizione Gamarino precede Baldolini.

In vetta è sempre Caricasulo a segnare il passo, ma Jacobsen non vuole staccarsi dalla testa della corsa, tanto da sbarazzarsi di Sofuoglu e agganciare la seconda piazza alle spalle del ravennate. Dietro Krummenacher rompe gli indugi, passando Zaccone e balzando in quarta piazza. Sfortunato poi il pilota Kawasaki, costretto al ritiro per problema al cambio.

I riflettori della corsa sono tutti puntati sulla bagarre per la prima posizione. Il primo colpo di scena giunge a tredici tornate dalla conclusione, con Jacobsen che trova il varco per infilare Caricasulo e assicurarsi il comando della gara. Il secondo arriva un giro più tardi, con Badovini e Cluzel che finisco entrambi a terra, mettendo fine alle proprie ambizioni.

Mentre Jacobsen tenta la fuga, Caricasulo soffre il degrado della gomma, con Sofuoglu in agguato. Krummenacher è quarto, ma i secondi da recuperare al turco sono quasi cinque. Dietro di lui Gino Rea, mentre Gamarino guida il quartetto tricolore formato da Baldolini, Zanetti e Bassani.

La lotta per il secondo posto tra Caricasulo e Sofuoglu permette a Jacobsen di guadagnare decimi preziosi. Dietro l’americano, il portacolori della Honda è protagonista di un largo che regala al turco la seconda piazza. Finiscono invece a terra Khairuddin e Gamarino. Intanto Rea aggancia Krummenacher e lo scavalca, ottenendo il quarto posto.

Negli ultimi tre giri Sofuoglu suona la carica. Meno di mezzo secondo lo separa dal leader Jacobsen, con Caricasulo nello scarico. L’attacco decisivo del pilota Puccetti arriva a due tornate dalla conclusione, sfruttando il motore Kawasaki. Anche Caricasulo ne approfitta, infilando l’americano della Honda alla curva del Tramonto. Per PJ non resta che accontentarsi del terzo posto. Vince quindi Kenan Sofuoglu, seguito da uno straordinario Caricasulo. Quarto Rea, poi Krummenacher, Zanetti, Baldolini e Bassani. Nella top ten anche l’inglese Stapleford e Bergman.

Foto Costantino Di Domenico

 

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