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MotoGP, Poncharal: team satellite? ormai di serie C

"Sono i piloti a fare la differenza ma vogliono solo moto ufficiali e senza il nome giusto non riesci ad attrarre gli sponsor"

Poncharal: team satellite? ormai di serie C

Forse è un segno del destino, Hervé Pocharal sta per iniziare a parlare quando gli squilla il telefonino. “E’ Carmelo Ezpeleta” sorride il team manager di Tech3 e presidente dell’IRTA. Il boss della Dorna aspetterà, Poncharal vuole prima sfogarsi e togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

“Non sono un uomo e un manager molto felice in questo momento - ammette - Prima ho perso Smith e ora anche Pol ha deciso di andarsene. Dorna, Irta e FIM stanno facendo un bel lavoro, ma la verità è che i giovani piloti più forti non sono più interessati a correre in un team indipendente, anche se è difficile da capire”.

Perché?
La situazione attuale dice che ci saranno sempre almeno le moto ufficiali di 4 Case davanti a noi. Qualche anno fa riuscivamo a battere qualche moto Factory a volte, ora non è più possibile. Nel 2012 avevamo fatto 8 podi, ora non è più possibile. Se prima eravamo team di serie B, ora siamo di serie C”.

Però siete lo Junior Team di Yamaha…
Lo eravamo, l’ultimo pilota che è passato da Tech3 al team ufficiale è stato Spies nel 2011. La verità è che nel nostro sport è il pilota a fare la differenza, noi abbiamo un’ottima moto, ma i migliori giovani vogliono solo essere in una struttura ufficiale”.

Qual è il tuo programma per il prossimo anno?
Come ho detto, la nostra moto è molto competitiva ma per qualche ragione nessuno la vuole (ride). E’ una decisione difficile, senza il giusto pilota non si riescono attrarre sponsor importanti e se non hai uno sponsor non hai i soldi per prendere il giusto pilota”.

E’ un cane che si morde la coda… Quale può essere allora il ruolo dei team indipendenti in futuro?
Sono preoccupato, mi chiedo cosa possiamo fare. Fino a ora ci siamo concentrati sull’aspetto tecnico, ma sono i piloti la chiave”.

Una volta c’era la ‘rookies rule’, per cui un pilota non poteva debuttare in MotoGP in una squadra ufficiale…
Mi piaceva e funzionava. Grazie a quella regola abbiamo avuto Spies, ma sappiamo tutti com’è andata a finire quando sono entrati in gioco gli interessi di sponsor e Case importanti”.

Correre in un team satellite non è più il viatico verso la squadra ufficiale?
Rins è un buon esempio, lui vuole solo un team Factory. Tech3 può essere la migliore scelta per passare nella squadra ufficiale? Se si guarda il percorso di Vinales, che è arrivato in Yamaha passando da Suzuki, si può pensare di no”.

E’ anche quello che ha fatto decidere Smith ed Espargarò di andarsene?
Non penso che sia stata solo una questione di soldi per loro, essere in una squadra ufficiale significa avere un supporto diverso”.

Jarvis aveva anche detto di non avere mai preso in considerazione Pol per il team ufficiale…
Non penso che gli abbia fatto molto piacere”.

Quindi punterai, dopo Folger, su un altro giovane?
Ma non è facile avere una squadra con due esordienti, può andare bene come no”.

Pensi alla situazione di Marc VDS?
Ho il massimo rispetto per quel team, ma il suo finanziatore è un appassionato, dopo certi risultati potrebbe anche decidere di ritirare i propri investimenti”.

Quanto costa a Tech3 correre in MotoGP?
Parliamo di 2 milioni 200 mila euro a pilota per le moto, poi c’è il loro ingaggio che è tra i 400 e li 800 mila euro. Bisogna considerare gli stipendi delle 40 persone che lavorano nel team e gli altri costi. Posso dire che una stagione costa tra gli 8 e i 9 milioni di euro”.

Per ottenere quali risultati?
Non grandi, magari un 10° posto. In parco chiuso ci va anche il primo pilota dei team indipendenti, ma se arriva dietro conta poco”.

Il nuovo regolamento tecnico non doveva livellare le prestazioni?
E’ servito a fare entrare nuovi costruttori, come farà KTM, e ad aiutare quelli più in difficoltà a crescere. Non servono cambiamenti, non voglio gomme diverse o altri aiuti come in passato. Bisogna trovare altre soluzioni. Ripeto, la nostra M1 è molto simile alla moto ufficiale ma sono i piloti a fare la differenza”.

Quali?
Se qualcuno avesse delle idee… (ride) Ad Assen noi team manager di team indipendenti avremo un incontro con Ezpeleta, la soluzione non è facile”.

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