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MotoGP, Yamaha: un fuorigiri la causa della duplice rottura al Mugello

Kouji Tsuya: "le rotture causate da un malfunzionamento del limitatore allo scollinamento di fine rettilineo"

Yamaha: un fuorigiri la causa della duplice rottura al Mugello

Era ovvio fin dall'inizio che la rottura dei motori Yamaha al Mugello fosse stata originata da un problema nella testata, causato da un fuorigiri. Ne avevamo parlato diffusamente, e poiché fuori giri in accelerazione sono praticamente impossibili con le attuali tecnologie e tempi di intervento del limitatore avevamo ipotizzato altre cause.

Fuorigiri da trascinamento in staccata. O propulsori particolarmente 'adattati' alle caratteristiche del Mugello. Un circuito che consente elevate velocità di punta, alle quali bisognava rispondere per non farsi umiliare sul rettilineo.
Indirettamente la Yamaha ci ha dato ragione: è stato un fuorigiri, o forse ripetuti fuorigiri, a causare la rottura dei quattro cilindri in linea di Iwata.

La storia raccontataci dall'ingegnere motorista Kouji Tsuya però non ci convince del tutto. Un limitatore di giri che non funziona, o meglio che non interviene con la dovuta rapidità in occasione dello scollinamento che c'è al termine del rettilineo del Mugello prima della San Donato è veramente un evento raro. E poi: ammesso che sia così, come mai i tecnici durante le prove, con i dati della telemetria alla mano, non si sono resi conto del problema intervenendo di conseguenza?

Avranno probabilmente ragione loro, ma visto che è impossibile non aver rilevato alcun fuorigiri durante i test, è molto probabile che abbiano deciso che i motori avrebbero potuto comunque resistere allo sforzo. In fondo gli è andata bene: grazie ad un 'supermotore' con Jorge Lorenzo hanno vinto il Gran Premio. Battendo in volata una Honda. Un successo che non ha prezzo.

p.s.

LA DICHIARAZIONE UFFICIALE DEL PROJECT LEADER YAMAHA KOUJI TSUYA

Dopo i problemi tecnici avuti al Mugello i due motori difettosi sono stati inviati ad YMC per le indagini. A seguito di queste, grazie ai dati della telemetria e dei relativi sistemi abbiamo trovato la causa delle rotture. Queste sono state determinate da un problema elettronico relativo al limitatore di giri che alla fine ha causato la rottura di una valvola e danni ad un pistone. La causa sia per il guasto al motore di Jorge che a quello di Valentino è stata la stessa. Per essere chiari, non  è stato un componente del motore, né un cedimento strutturale, è stata puramente una questione di controllo elettronico.

La rottura di Valentino è stata causata da un accidentale fuorigiri in accelerazione che si è verificato al momento in cui la M1 si è staccata da terra a tutto gas alla fine del rettilineo. Questa rottura non è stata in alcun modo collegata all'errore commesso da Valentino alla San Donato (un lungo N.d.R.) il giro prima.

Non ci sono state particolari impostazioni di mappatura utilizzate per il Mugello; abbiamo utilizzato la stessa mappatura di sempre. I due motori in oggetto sono stati ritirati per la stagione.

Abbiamo una lunga forte storia di affidabilità del motore e questo fatto non cambia dopo l' incidente; i motori non hanno avuto problemi, ma non eravamo a conoscenza del diverso comportamento del software unico e della centralina standard, che ha fatto lavorare il limitatore di giri in un modo diverso rispetto allo scorso anno. Abbiamo impostato il limitatore di giri utilizzando i dati dello scorso anno esattamente nello stesso modo come abbiamo fatto nel 2015, ma non potevamo sapere che il software avrebbe lavorato in un modo diverso.

Il motore di Valentino era il più fresco dei tre che erano stati sigillati, quindi dopo la rottura del motore di Jorge nel warm up non vi era alcun motivo di prendere in considerazione la sua sostituzione. Inoltre non siamo riusciti a scoprire il problema elettronico nel motore di Jorge in un così breve lasso di tempo.

Il Mugello è uno dei circuiti più critici a causa del salto sullo scollinamento a tutto gas sul rettilineo, che porta il motore ad un regime di rotazione più elevato. Abbiamo imparato da questo incidente e già modificato l'impostazione del limitatore di giri, quindi non ci saranno problemi in Catalogna. Come misura precauzionale, gli altri motori utilizzati sia da Valentino che e Jorge al Mugello saranno utilizzati esclusivamente per le sessioni di prove, fino a quando il loro ciclo di vita sarà completato.

Abbiamo compreso che un problema elettronico  ha causato le rotture al Mugello, quindi non abbiamo bisogno di intervenire sui nostri rimanenti motori che non sono ancora stati sigillati. Ed abbiamo ancora abbastanza motori per il resto della stagione. Abbiamo già messo a punto una contromisura, quindi siamo sicuri che le rotture del Mugello non si ripeteranno.

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