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MotoGP, Iannone: vincere con Ducati non è un sogno

"Nelle ultime due gare avevo la possibilità di riuscirci. Le nostre strade si divideranno, ma voglio concludere nel migliore dei modi"

Iannone: vincere con Ducati non è un sogno

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Il ricordo del Mugello riserva ancora emozioni contrastanti ad Andrea Iannone. Da una parte c’è la gioia per essere salito sul podio in Italia, “non c’è bisogno che dica io quanto sia importante”, dall’altra la consapevolezza di potere salire su qualche gradino più in alto.

Un po’ di rammarico lo provo - ammette - Ho sbagliato la partenza e ho dovuto recuperare molte posizioni. Il potenziale era più alto”.

Però…
Però sono contento del ritmo che sono riuscito a tenere, della mia velocità. Ho fatto il giro più veloce della gara all’ultimo passaggio”.

E anche il record di velocità massima: 354,9 km/h. Non sono un po’ troppi?
Effettivamente non sono pochi, ma non so se siano troppi. La MotoGp è così, si raggiungono velocità incredibili in pochissimo tempo e la Ducati è quella con il migliore motore”.

E’ possibile descrive cosa si prova a quelle velocità?
Noi piloti ci siamo abituati, rispetto a una persona normale abbiamo occhio e riflessi allenati. Senza dubbio bisogna pensare molto in fretta, perché in rettilineo non basta solo mettere le marce: nel frattempo cambiamo mappature, strategie. Non c’è niente da fare, la velocità fa parte di questo sport”.

E la Ducati è molto veloce, ma non abbastanza per vincere…
Mancano ancora tante gare prima della fine e io ci proverò sempre, come abbiamo detto è uno dei nostri obiettivi. In questi anni abbiamo recuperato molto dai nostri avversari e adesso siamo lì con loro, dobbiamo solo continuare a lavorare”.

Andrea IannoneNon manca qualcosa?
La vittoria non va cercata, ma costruita e per ottenerla tutto dev’essere perfetto. Sia a Le Mans che al Mugello avevo la possibilità di riuscirci, e parlo di possibilità importanti. Alla fine ci sono stati due errori, una scivolata e una partenza sbagliata, altrimenti avrei potuto giocarmela”.

Non sei troppo ottimista?
Al contrario, erano possibilità reali: la vittoria non è un sogno”.

Adesso arriva Barcellona, una pista su cui hai vinto ma in cui ultimamente la Ducati ha faticato…
Quest’anno sono cambiate tante cose: le gomme, l’elettronica e anche la nostra moto. So che negli ultimi anni sono stati difficili, ma spero che il nostro lavoro dia i suoi frutti anche al Montmelò. Io guardo al presente, arrivo positivo poi le prove ci diranno il nostro livello”.

Non è strano correre per una Casa che sai già lascerai a fine anno?
Sono un professionista e questo non cambia niente. Come ho detto, penso solo al presente e voglio finire questa avventura nel migliore dei modi. Ho la volontà e la determinazione per chiudere questa avventura ad altissimo livello, anche perché Ducati mi ha dato tanto in questi anni. Ce la metterò tutta”.

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