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SBK, Davies: “Abbiamo sofferto, ma ricostruiremo la moto”

Giugliano: “Oggi la mia moto era davvero a posto, mi sono divertito”

Davies: “Abbiamo sofferto, ma ricostruiremo la moto”

Come spesso accade, anche se molti team manager non vorrebbero, quando un pilota sale, l’altro scende, quando uno è veloce, il suo compagno di squadra è lento e, come oggi, mentre Davide Giugliano ha avuto sotto al fondoschiena una Ducati Panigale quasi perfetta, il suo collega Chaz Davies lo ha sentito…bruciare, ma non di invidia, per le fiamme scaturite dopo la perdita di olio che ha preso fuoco e mandato in fumo una moto e praticamente tutto il turno di libere per il gallese.

I meccanici del team Aruba avranno un bel daffare per ricostruire da zero tutta la moto di Davies, ed il pilota sarà costretto domani a trovare in fretta un assetto decente ed il feeling ottimale per affrontare Superpole e la prima gara del weekend: “Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo, tra l’altro, proprio nella seconda sessione. Abbiamo perso 40 minuti fondamentali per il nostro lavoro di ricerca del set-up”.

Infatti, mentre tutti i rivali giravano in pista, Chaz era al box sprovvisto della seconda moto che, come abbiamo già specificato, in SBK è vietata dal regolamento e Davies la pensa così: “Un grande problema per noi, una sofferenza. Ma che dire? Dobbiamo tenerci ciò che abbiamo e ricostruire tutta la moto per domani. L’unica cosa positiva è che qui la nostra moto si è dimostrata competitiva”.

Diverso l’umore di Davide Giugliano, oggi terzo ed unico ad impensierire la coppia Kawasaki: “Oggi è stato un giorno molto buono per me, il primo qui. La mia moto era davvero a posto e potevo guidare bene e veloce. Penso sia stata una bella giornata e speriamo di continuare così anche nei prossimi giorni”. 

Davide si è anche divertito ma ciò che conta saranno le due gare: ”Sin da Imola abbiamo lavorato su un nuovo assetto di base che si sta rivelando azzeccato; ci manca qualcosina per domani, ma lavoreremo per limare quei tre decimi da Sykes, anche se quello che conta qui a Donington è trovare un passo gara costante, questo è un circuito molto provante dal punto di vista fisico”.

 

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