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SBK, Donington: profeti in patria

Giro di boa per le derivate di serie in terra d'Albione: Sykes, Rea e Davies giocano in casa, Hayden pronto allo sgambetto

Donington: profeti in patria

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Dopo la parentesi malese, il mondiale SBK fa ritorno in Europa in quel di Donington Park. Ogni volta il round inglese segna un po' un ritorno alle origini per un campionato che prese il via nel 1988 e che proprio a Donington vide accendersi il suo primo semaforo. Erano gli anni di Fred Merkel, primo campione della serie in sella alla Honda del team di Oscar Rumi, gli anni di Davide Tardozzi sulla Bimota YB4, o di Marco Lucchinelli con la Ducati 851, i primi vincitori di una manche in SBK proprio sul tracciato inglese.

Oggi, a quasi trent'anni di distanza, i piloti inglesi, quasi a voler chiudere un cerchio, sono i nuovi protagonisti (senza dimenticare l'epopea di Karl Fogarty) , i nuovi eroi in un mondiale che li vede dominare la classifica iridata con le prime tre posizioni occupate da Jonathan Rea, Campione in carica, Chaz Davies e Tom Sykes.

E sarà Tom Sykes, qui imbattuto da tre stagioni, a tentare di dare una decisa svolta alla sua stagione. A Sepang, fin tanto che il meteo non ha deciso di scaricare acqua sul tracciato, ha mostrato di essere in un buon momento di forma con i record stabiliti sia in Superpole che in Gara 1. Purtroppo per lui la pioggia di Gara 2 ha rimescolato un po' i valori in campo, ma l'ex Campione del mondo ha l'occasione di rifarsi su un tracciato che dal 2013 lo ha visto protagonista con tre doppiette.

Attesa anche per Nicky Hayden. Dopo la grande prova malese in Gara 2, Nicky correrà su un'altra pista che ben conosce e che sembra adattarsi alla Honda. Donington è un tracciato tecnico, senza grandi rettilinei e dove l'equilibrio della CBR può farsi valere. Una migliore conoscenza della moto, oltre ad una efficace trazione della quattro cilindri di Tokyo, importante soprattutto all'uscita di due lenti rampini come la Goddards e la Melbourne, sono elementi che piazzano Hayden tra i favoriti per il weekend.

Tra chi punta ovviamente al bottino pieno sono anche Chaz Davies e Jonathan Rea. Il pilota Ducati avrà il suo bel lavoro nel cercare di recuperare punti sul rivale. Chaz fino ad ora ha alternato grandi prestazioni, come quelle di Aragon ed Imola, a prove ingarbugliate come visto ad Assen e Sepang. Il gallese non riesce ad essere costante come invece sembra riuscire facile a Rea. Johnny ha sempre centrato il podio in questa stagione, anche quando la situazione non girava per il verso giusto. Cosa che per un motivo o per un altro non riesce a Davies, che in Inghilterra lo scorso anno siglò due terzi posti. Siamo a metà campionato e perdere ulteriore terreno dalla vetta ( i due sono separati da 42 punti attualmente) inizia ad essere determinante ai fini del risultato finale.

Chi parte carico di aspettative oltre Manica è Davide Giugliano. In Malesia, Davide è sembrato più combattivo e determinato rispetto alla prove un po' sottotono dei round precedenti. Il romano è sempre stato a ridosso dei primi, ma mai ha piazzato l'acuto come invece gli è riuscito a Sepang. Nei round precedenti ha forse pagato il fatto di non essere al 100% con la moto, cosa che ora pare abbia risolto. La conferma sul tracciato delle East Midlands sarebbe un toccasana sia per lui che per Ducati, con un aiuto in più in ottica campionato per il suo compagno di squadra.

Occhi puntati anche sulla MV di Leon Camier. Il pilota gioca in casa e le prestazioni della F4, moto non tra le più potenti, ma tra le migliori come ciclistica, potrebbero dare una mano a centrare un risultato di rilievo.

Cosa che si augura il team Iodaracing con Savadori e De Angelis in sella alle Aprilia. Entrambi sono in fase di crescita, con De Angelis che è un veterano di Donington dai tempi delle GP, con le quali è già salito sul podio e partito in pole quando gareggiava in 250. Savadori invece è reduce da una vittoria lo scorso anno quando era impegnato nella STK1000.

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