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MotoGP, GP da infarto: Lorenzo brucia sul traguardo Marquez

Sul podio Iannone precede Pedrosa, Rossi costretto al ritiro per rottura del motore alla M1

GP da infarto: Lorenzo brucia sul traguardo Marquez

Altro che giallo. Quello di Rossi al Mugello è un Gran Premio nero! Quando mancavano quindici giri al termine, il motore della M1 ha tradito il Dottore, proprio nel momento in cui stava lottando con Lorenzo per la prima posizione. Quanto accaduto nel mattino al maiorchino, ecco questa volta ripetersi sulla Yamaha numero 46. Valentino, che davanti al proprio pubblico sognava di completare l’opera dopo la pole del sabato, è costretto ad alzare bandiera bianca, rientrando ai box con il volto scuro.

Nonostante l’uscita di scena del nove volte iridato, per il 99 della Yamaha non è tutto così scontato, perché Marc Marquez si getta all’inseguimento del connazionale. All’ultimo giro prova l’attacco alla Poggio Secco, ma Lorenzo risponde alla Biondetti. Il 93 non vuole saperne di gettare la spugna, rimettendosi davanti. Sul rettilineo finale però il maiorchino sfrutta la scia portando la propria Yamaha davanti alla Honda per soli 19 millesimi e vincere: “Purtroppo questa volta non avevo un passo così veloce per andare in fuga – ha dichiarato Lorenzo – Marquez mi ha infilato all’ultimo giro, però ricordai l’edizione del 2005, quando riuscii a passare De Angelis. Sul rettilineo ho sfruttato la scia arrivando davanti”.

Marc Marquez è quindi costretto ad accontentarsi della medaglia d’argento: “Ho staccato al limite per passare Jorge in quell’ultimo giro, ma facevo molta fatica – ha spiegato - eravamo vicini, lo sapevo. Quando mi ha preso la scia sul rettilineo non ho potuto fare nulla, sono contento del risultato, ma dobbiamo migliorare”.

A tenere alto il tricolore sul podio del Mugello è Andrea Iannone. Nonostante un avvio in salita, il pilota di Vasto ha dato vita a una super rimonta, dopo essere sprofondato fuori dalle prime dieci posizioni. Nel finale ecco l’attacco vincente su Pedrosa che vale la terza piazza: “Sono molto deluso per la partenza – ha detto – la moto si è addirittura impennata al via. Ciononostante ho spinto per tutta la gara –ha proseguito - sono stato veloce, anche se resta la delusione per il risultato, dato che potevo puntare alla vittoria”.

Resta giù dal podio Pedrosa, poi Dovizioso, Vinales e Smith. Nella top ten anche Petrucci, Aleix Espargarò e Pirro.    

LA CRONACA – Prima dello schieramento i piloti si affidano allo pneumatico duro all’anteriore, mentre morbido al posteriore. Marquez opta invece per l’intermedia. Al via Lorenzo è un fulmine tanto da balzare in testa alla corsa alla San Donato davanti a Valentino Rossi e a un sorprendente Aleix Espargarò. Dietro di lui Smith, Marquez e Dovizioso. Da dimenticare la partenza di Iannone e Vinales, scivolati rispettivamente in decima e undicesima posizione alle spalle di Petrucci. Da registrare la falsa partenza di Hernandez, mentre finiscono a terra Miller, Bautista e Baz.

I riflettori sono tutti puntati sul testa a testa tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per la vetta, mentre alle spalle delle Yamaha, Marc Marquez scalza Aleix Espargarò salendo in terza posizione. Quinto invece Dovizioso, che sigla il miglior tempo, abbattendo il muro dell’1’48. Lo braccano però Daniel Pedrosa e Scott Redding. Entrano nella top ten Vinales e Iannone.

Nonostante la prima posizione, Lorenzo fatica a lasciare sul posto il Dottore. Valentino tenta di farsi vedere, ma non c’è il varco per inserirsi. Marquez lo segue a solo mezzo secondo, tallonato da Andrea Dovizioso, lontano parente rispetto a quello delle qualifiche. Intanto Pedrosa si sbarazza di Aleix Esparagrò agganciando la quinta piazza, settimo invece Iannone, dietro di lui Vinales. Undicesimo Petrucci, due posizioni più arretrato Pirro.

Quando mancano 15 giri alla conclusione ecco il colpo di scena inaspettato: Valentino Rossi rompe il motore della sua M1. Il Dottore è costretto a deporre le armi, lasciando strada aperta al compagno. Lorenzo spinge, ma alle sue spalle c’è Marc Marquez, che ricuce il gap a poco più di mezzo secondo, mentre terzo Dovizioso. Risale anche il compagno Iannone, che balza in quarta piazza davanti a Pedrosa.

A dieci tornate dal termine Marquez ricuce a soli due decimi il divario dal connazionale, mentre Iannone è incontenibile. Il pilota di Vasto ha un passo superiore alla concorrenza, arrivando negli scarichi di Dovizioso. L’attacco vincente giunge quando alla bandiera a scacchi mancano soli sette passaggi. Dietro di loro Pedrosa si avvicina agli alfieri di Borgo Panigale, con Vinales più staccato.

In vetta Lorenzo fatica però a scappare, Marquez è sempre in agguato. Per quanto riguarda la lotta al terzo posto c’è anche Daniel Pedrosa, che sfrutta un lungo di Dovizioso alla San Donato per centrare il quarto posto alle spalle di Iannone.

Nelle prime posizioni Marquez tenta l’attacco al connazionale alla Scarperia, ma arriva lungo, consentendo al rivale di riprendersi la vetta. Dietro di loro Pedrosa infila Iannone all’Arrabbiata, l’abruzzese risponde però in pieno rettilineo, sfruttando il motore della GP16.

Lorenzo affronta l’ultimo giro in testa, ma alla Lugo Poggio Secco Marquez lo infila. Alla Biondetti il 99 tenta il contrattacco, l’alfiere Honda trova però il varco per  rimettersi davanti. Marquez affronta l’ultima curva in testa, ma sul rettilineo la Yamaha di Lorenzo sfrutta la scia per sverniciare il connazionale di soli 19 millesimi e vincere. Terzo Iannone, che precede Pedrosa, poi Dovizioso, Vinales e Smith. Nella top ten anche Petrucci, Aleix Espargarò e Pirro.     

 

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