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MotoGP, La Yamaha tradisce Valentino Rossi al Mugello

Il motore esplode al 9° giro mentre il 46 era in lotta con Jorge Lorenzo per la vittoria

La Yamaha tradisce Valentino Rossi al Mugello

Due motori rotti a poche ore di distanza l'uno dall'altro. Il primo quello di Jorge Lorenzo, 'saltato' alla fine del warmup, il secondo, quello di Valentino Rossi durante il 9° giro del Gran Premio, mentre il pesarese stava cercando di attaccare il compagno di squadra.
Non può essere solo una coincidenza.

Quello 'svampato' nel warm-up dal 99 era il terzo ed aveva già GP di Jerez e Le Mans sulle spalle. Era stato montato nella FP3 e FP4, Q2 e Wup di Jerez e Le Mans. Al Mugello il suo utilizzo avrebbe dovuto essere lo stesso.
Una identica vita aveva anche il propulsore di Valentino. Non erano certo a fine vita.
Un particolare fallato in entrambe le M1? E' possibile.

Qualcuno ha anche ipotizzato che i nove giri in scia a Lorenzo possano aver fatto salire oltremodo la temperatura del motore di Vale, ma sembra difficile, improbabile.
"Non c'era nullo di rischioso da parte nostra - ha detto Maio Meregalli - non abbiamo fatto nulla di particolare. Noglio dire nulla finché non sapremo cosa è successo".

Un bruttissimo colpo per il Gran Premio di Italia, ma soprattutto una bruttissima figura da parte della Yamaha.
Poco prima del via della gara un tecnico di una squadra avversaria di quella di Iwata aveva detto.
"Jorge è stato fortunatissimo, ma io se fossi in Valentino Rossi sarei molto preoccupato".
Ha avuto drammaticamente ragione.

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