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Moto3, Mugello: Per gli italiani è l'ora della verità!

Nella minima cilindrata Fenati guida la rincorsa tricolore al capoclasse Binder, ma la lotta è aperta 

Mugello: Per gli italiani è l'ora della verità!

L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, perché un passo falso potrebbe costare caro. Al Mugello i nostri piloti della Moto3 sono pronti a dare battaglia, per rilanciare le proprie ambizioni nella rincorsa iridata. Lo sa bene Romano Fenati, colui che avrà il compito di capitanare la pattuglia tricolore nell’inseguimento al capoclasse Brad Binder, che guarda tutti dall’alto con 102 punti.

Trentacinque sono le lunghezze che separano l’ascolano dalla vetta, dopo il secondo posto ottenuto nell’ultimo appuntamento di Le Mans. Una vittoria mancata per un soffio, ma ora è giunto il momento di rifarsi, proprio su quella pista che due anni fa lo incoronò trionfatore, nonché ultimo italiano a salire sul gradino più alto. Davanti a un pubblico da record, siamo certi punterà a recitare una parte da protagonista anche Nicolò Bulega.

Nell’anno del debutto, il campione del CEV non ha perso tempo per fare la voce grossa, mettendo in cassaforte già un podio dopo sole quattro gare. Ormai non è più una sorpresa, considerando la quarta posizione nella classifica iridata con 47 punti, precedendo Niccolò Antonelli. Eppure l’avvio di stagione del pilota di Cattolica sembrava presagire a tutto un altro campionato.

Già, perché il successo ottenuto in Qatar aveva incanalato l’annata sul binario giusto, invece ecco arrivare il decimo posto in Argentina, ma soprattutto due ritiri come Austin ed Jerez che hanno avuto un peso enorme. Dopo l’ottava posizione di Le Mans, il Mugello potrebbe diventare l’occasione del riscatto, puntando dritti ad un podio mai ottenuto, bensì solo sfiorato nel 2012, ovvero la stagione del debutto nel Motomondiale.

Dietro l’alfiere Honda, con un solo punto da rincorrere, Pecco Bagnaia tiene alti i colori Mahindra. Al secondo anno di esperienza con  i colori del team spagnolo, la sua crescita è più che evidente. Dopo cinque gare già due podi e 38 punti conquistati, la metà di quanto fatto nell’intero campionato 2015. Insomma, per il pilota piemontese la strada sembra essere ben delineata.

La stessa che sta inseguendo Andrea Locatelli nell’anno del debutto con la KTM del Team Leopard, sfiorando addirittura il podio in occasione del secondo appuntamento di Rio Hondo. Chi ancora non ci è salito è Enea Bastianini.

Un 2016 lontano dalle aspettative per l’alfiere Gresini, condito da numerose difficoltà che lo vedono soltanto decimo nella classifica iridata con 29 punti. Come se non bastasse, l’infortunio rimediato al polso lo scorso aprile è stato l’ennesimo ostacolo di un Campionato tutto in salita a tal punto da farlo alzare bandiera bianca due settimane fa. Proprio lui, che lo scorso novembre a Valencia si era confermato migliore degli italiani alle spalle di Kent e Oliveira.

Per quanto riguarda gli altri connazionali, Andrea Migno rincorre in 17^ posizione, reduce dal migliore risultato in carriera conquistato a Le Mans, mentre prosegue l’apprendistato di Fabio Di Giannantonio, così come quello dei debuttanti Stefano Valtulini, Fabio Spiranelli e Lorenzo Petrarca.


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