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MotoGP, Ducati: avanti con l'aerodinamica!

Sulla Desmosedici prosegue l'evoluzione degli spoiler mentre la MSMA lavora per abolirli

Ducati: avanti con l'aerodinamica!

La Ducati continua nella sua ricerca aerodinamica e a Le Mans si è presentata con l'ultima evoluzione delle sue ali a cui continuano ad aggiungersi delle appendici il cui effetto è quello di migliorare il carico e dunque la deportanza.

Il segreto dell'efficienza è infatti quello di ottimizzare i flussi, sfruttandoli interamente senza perdite. Come ricorderete infatti i primi, primitivi, spoiler in Formula 1 erano semplici profili senza appendici alla fine. Queste servono per sfruttare sino all'ultimo centimetro permesso dal regolamento.

Per fare un esempio contrario avrete notato che da un po' di tempo tutte le ali degli aerei di linea terminano con un 'baffo' all'insù. Questo appunto per ottimizzarne la portanza ed evitare la 'confusione' di flussi verso la fine. Un elemento di disturbo.

Prima di arrivare alla situazione attuale della massima formula automobilistica, con 'ventagli' di deviatori di flusso si era provata la strada - al limite del lecito - di ali capaci di stallare oltre una certa velocità. Questo per ottenere il massimo carico ad una determinata velocità, senza l'assorbimento di energia, e dunque di potenza, quando la si superava, come nei rettilinei.

Ducati ali GP di FranciaL'effetto veniva ottenuto grazie ad una rigidezza dei materiali pre-programmata. In pratica le ali oltre un certo carico, non necessario e noto, flettevano assumendo una forma praticamente piatta che non peggiorava l'aerodinamica della vettura. Gli studi della Ducati sono indirizzati verso quella direzione?

"No di certo, le ali mobili, e in fondo lo sarebbero, sono proibite dal regolamento e secondo alcuni noi già siamo borderline", ha detto Paolo Ciabatti.

 

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