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SBK, Imola: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Chaz Davies fa sognare i fans della rossa, ma Rea para i colpi. Gianluca Vizziello estromesso da Gara 1 ed un appassionato che dal Belgio...

Imola: il Bello, il Brutto, il Cattivo

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Weekend perfetto per Chaz Davies che si conferma avversario numero 1 per il campione del Mondo Jonathan Rea. Sull'Enzo e Dino Ferrari di Imola continua il “ballo delle doppiette” che da Aragon vede l'alternarsi di bottino pieno tra il ducatista e il pilota Kawasaki.

Una situazione che al momento sembra aver dato già uno strappo al campionato. I due sono separati da 35 lunghezze ed allungano sul terzo, Tom Sykes. Il pilota di Huddersfield sembra fare fatica a reggere il ritmo dei primi due, oltre a non sentirsi più a suo agio nel box di fianco al compagno Johnny. Questo lo sta spingendo sempre più il prossimo anno verso altri, più accoglienti, lidi.

IL BELLO – Pole e doppietta con giro veloce. Più di così il popolo Ducati non poteva sognare. Il gallese Davies piazza due acuti e risponde in modo imperioso alle due affermazioni di Rea ad Assen. Il pilota è in forma e la Panigale R, da Aragon in poi, è cresciuta ed in Italia ha dato conferma dei suoi progressi. Sarà dura battere Rea , considerando che anche in giornate storte fa comunque podio, ma il binomio anglo- italiano ha tutto per puntare in alto. Sepang promette scintille

IL BRUTTO – Lascia l'amaro in bocca la decisione presa dalla Race Direction di non fare correre Gianluca Vizziello in Gara 1. Il pilota del team Go Eleven si è presentato in circuito a tarda notte e al mattino era pronto per le FP3. Una sessione di appena 4 giri, spesa per dare indicazioni ai tecnici sulle regolazioni di base per poter guidare al meglio. Risultato? Tempo fuori dal limite del 107% per poco più di 4 decimi e Direzione che lo esclude da Gara 1. E' pur vero che le FP3 non fanno testo nel computo dei tempi di qualificazione, ma il fatto non convince.  La regola in caso di “mancanza di tempo di qualificazione” parla di partenza dal fondo dello schieramento “in base al tempo realizzato nelle libere o nel warm up” (ma Vizziello era fuori dal 107%). E' pure vero però che lascia margini di discrezionalità al Direttore di Gara. Ed un pilota dell'esperienza e velocità di Gianluca, considerato anche le circostanze, meritava forse meno fiscalità.

IL CATTIVO –  La classe non si dicute ed i risultati raccolti li ha guadagnati con merito, ma ogni tanto Jonathan Rea dimentica che in pista ci sono avversari tosti che corrono per il suo stesso obiettivo. Perdere è nella natura delle corse, e quando capita non è sempre colpa di errori e setting sballati, ma anche perchè l'avversario semplicemente è stato più forte quel giorno. Riconoscerlo, senza poi tirare fuori noie varie in gara (che magari ci saranno state pure), rende onore ai vittoriosi, ma sopratutto agli sconfitti.

LA DELUSIONE – Certo, Imola è di quelle piste dure da digerire, che mette a dura prova uomini e soprattutto mezzi. Il weekend opaco del team Honda, fin qui protagonista di prove molto convincenti un po' di delusione la lascia. La CBR non è tra le moto con cui pensare di poter puntare stabilmente al podio, ma un settimo posto, con  VD Mark in Gara 2, come migliore risultato non è proprio il massimo. Resta il fatto che su asfalto incerto, come nel warm up, il talento olandese fa segnare il miglior crono. Ma “non può piovere per sempre” diceva qualcuno...

LA SORPRESA – Ancora Gianluca Vizziello protagonista, ma stavolta nel bene. Nel warm up della domenica su pista umida per la pioggia caduta nella notte, monta gomme intermedie e senza tanti complimenti piazza il secondo tempo dietro VD Mark. La conferma di quanto a volte certe decisioni sarebbe il caso di ponderarle meglio...

L'ERRORE – Nella SS il leader di classifica Randy Krummenacher si gioca la prima posizione nel mondiale per aver ignorato le bandiere che gli segnalavano un guasto alla sua ZX-6R, con fumo azzurrognolo a sbucare dalle carene. Lui ha detto di non essersi accorto del fumo dalla moto e quindi ha pensato bene di continuare ad aspergere la pista degli effluvi azzurognoli dal suo radiatore. Squalificato ed addio gara e primato. Distratto.

LA CURIOSITA' – Quando la passione per le due ruote vince su tutto si possono compiere imprese epiche. E' quanto ha fatto un centauro belga di 59 anni, che per assistere al GP di Imola ha pensato bene di inforcare la sua MV F4, (si, la supersportiva veresina non proprio un mostro di comodità per le lunghe trasferte) e puntare dritto sparato verso il Santerno. La passione si sa non ha limiti. Eroe vero.

 

(photocredits Costantino Di Domenico)

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