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SBK, Yamaha, Dosoli: "Scontiamo i 4 anni di assenza"

"Non saremmo realisti nel pensare di andare forte da adesso, ci servono tempo e dati accumulati. Ma stiamo facendo buoni passi avanti"

Yamaha, Dosoli: "Scontiamo i 4 anni di assenza"

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Al termine della doppia gara sul tracciato di Imola, Andrea Dosoli, Project Manager di Yamaha, fa il punto riguardo il lavoro sulla R1 in  questa prima fase della stagione. La moto torna quest'anno in SBK dopo quattro stagioni di assenza ed i suoi piloti, al momento, occupano la 10ima e 11esima posizione rispettivamente con Alex Lowes e Sylvain Guintoli.

Nonostante prove sempre più convincenti, culminate con la prima file di Aragon per entrambi i portacolori Yamaha, in gara la situazione ancora è in una fase delicata. Comunqe ad Imola Lowes, pur partendo dalla 14esima casella è riuscito poi a risalire in sesta posizione in Gara 2 dopo l'11esimo posto di Gara 1. Un segnale di crescita: " Lowes oggi è stato molto veloce e noi siamo contenti ovviamente. E' un risultato che ci dà delle conferme."

La Yamaha R1 ha fino ad ora mostrato un bel potenziale, ma soprattutto in prova. In gara, in special modo da metà in poi, la prestazione va in calando:

"Paghiamo purtroppo il fatto di essere stati 4 anni fuori dal Mondiale. Con la SBK di oggi questo pesa. Saremmo poco realisti a pensare di poter andare forte già a questo punto della stagione"

Dove incontrate le maggiori difficoltà?

"Difficile individuare un'area specifica, poichè tutto deve funzionare in modo coeso. Stiamo cercando di accumulare i dati necessari per migliorare. L'unica difficoltà che vedo è quella di non aver fatto tanti chilometri, e che cerchiamo quindi di recuperare con le informazioni dai piloti nei weekend di gara."

Quali invece i punti di forza della R1 SBK?

"A livello di erogazione e potenza massima siamo molto soddisfatti, anche l'aerodinamica è ben realizzata e questo ci aiuta con una buona velocità sui rettilinei. Il telaio è praticamente quello di serie. E' ben fatto e va bene."

Eppure sul passo a fine gara i problemi vengono fuori

"E' un discorso che riguarda la connessione tra le varie zone della moto. Ripeto, non c'è un problema specifico, se non riuscire a mettere insieme le varie parti e fare lavorare meglio le gomme. Dobbiamo solo girare e fare esperienza con l'obiettivo di arrivare a fine stagione ad un livello tale da poter essere avanti il prossimo anno"

La stagione 2016 si conferma di transizione in vista del 2017

"Si, come detto ad inizio campionato, per noi quest'anno è così."

Passando ai piloti, come procede il lavoro con loro?

"Sia Lowes che Guintoli ci stanno dando una grossa mano. Stiamo cercando di dare loro una moto all'altezza, ma ci sarà da aspettare. Spero non molto. Lowes oggi (in Gara 2, nda) è andato forte, Sylvain purtroppo ha avuto quella brutta caduta, ma stiamo indagando sui motivi. Per ora è difficile anche perchè la centralina è andata distrutta, ma faremo le nostre indagini."

Per Sepang come vi state muovendo, nel caso Sylvain non dovesse recuperare?

"Aspettiamo ancora un paio di giorni. Lamenta dolori all'addome e per questo farà delle ulteriori visite per capire meglio la sua situazione e poi vedremo il da farsi."

E per il futuro? C'è il nome di Marco Melandri che viene accostato a voi per un suo ritorno in SBK:

"Non è una domanda che ci siamo posti sinceramente. Non è nei piani. I nostri piloti non sono sotto esame e in futuro lavoreremo ancora con loro: prima pensiamo a dare loro una moto che vada forte, a quel momento faremo eventuali valutazioni, ma ora è prematuro."

 

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