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MotoGP, A tu per tu con Agostini: Rossi? è come me

VIDEO. "Ma se battesse il mio record non sarei felice. Yamaha tratterà nello stesso modo lui e Lorenzo"

Giacomo Agostini parla del suo record (123 GP vinti) dopo la 113esima vittoria di Valentino Rossi
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Quando si parla di Giacomo Agostini non c’è bisogno di presentazioni perché occupa il primo posto nell’olimpo del motociclismo, non solo per le vittorie ma anche per il suo carisma. Un po’ come Valentino Rossi, suo rivale ‘a distanza’ per il record assoluto di succesi, 123 quelle di Mino, 113 quelle del Dottore.

Agostini, dopo il Gp di Jerez, ci ha aperto le porte della sua casa per chiacchierare della gara ma non solo. Il primo argomento, è stata la vittoria di Valentino.
Una grande vittoria, ha guidato molto bene. Ero ai box e seguivo il cronometro, a un certo punto continuava a girare in 1’40”2, è il momento in cui ha vinto la gara: li ha demoralizzati”.

E si è avvicinato al suo record…
Sarei bugiardo se dicessi che sarei contento di perderlo, perché dovrei esserelo? Se ci riuscisse, comunque, Valentino se lo meriterebbe e non ne farei un dramma”.

Ago conosce bene il box di Yamaha e risponde a chi solleva dei dubbi sul fatto che Rossi e Lorenzo saranno trattati allo stesso modo dopo la decisione dello spagnolo di passare in Ducati.
Qualcuno può pensare che Yamaha faccia preferenze, ma non è assolutamente così. Il trattamento  tecnico sarà sempre uguale anche nei confronti di Lorenzo, ne sono sicuro. Hanno due grandi piloti e la Yamaha vuole vincere, con l’uno o con l’altro”.

Giacomo ha ancora un grande amore per le moto.
Sono cambiate tante cose ma la moto è rimasta sempre quella. Non come in Formula 1 dove le auto non hanno niente a che vedere con quelle che guidi per strada”.

Per fortuna, non tutto è rimasto identico. La sicurezza è quella che ha fatto i più grandi passi in avanti.
Ai miei tempi si moriva, le piste erano diverse e non avevamo l’abbigliamento che c’è oggi. Tante volte, alla partenza di fianco a me non c’era il pilota che aveva fatto il secondo tempo, ma un mazzo di fiori”.

Chi è il pilota che assomiglia di più ad Ago?
Per il mio stile di guida, quello più vicino a me è Valentino. Marquez taglia la curva, Lorenzo la prende larga, Valentino la fa nel modo giusto. Era anche la mia traiettoria, né troppo stretta né troppo larga”.

E chi sarà allora l’erede di Valentino?
Un grande talento nasce ogni 10 o 20 anni, parlo di quello che ha tutto. Non basta essere solo veloce, ma anche essere bravo tecnicamente e sapere usare la testa, oltre a sapere gestire squadra e pubblico”.

In molti, si preoccupano già ora di cosa succederà quando il Dottore si ritirerà.
Il motociclismo non si fermerà, certo rallenterà se non si troverà prima qualcun altro. Valentino è applaudito più del primo anche quando arriva secondo o terzo, perché sono anni che diverte il pubblico ed è giusto che ci sia questa riconoscenza”.

Intanto, Giacomo è ancora impegnato in giro per il mondo in tanti rievocazioni storiche, ma di correre non se ne parla nemmeno.
Mi hanno proposto queste gare dei ex, ma cosa dimostri? solo di essere più lento o vecchio”.

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