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MotoGP, Sensori di pressione obbligatori dal GP del Mugello

E c'è la norma 'salva Race Direction': jump start non più notificate entro il 4° giro

Sensori di pressione obbligatori dal GP del Mugello

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I sensori di pressione per le gomme saranno obbligatori in MotoGP dal Gran Premio del Mugello. E’ quello che ha deciso la Grand Prix Commission che si è riunita sabato a Jerez. In molti, dopo lo scoppio dello pneumatico posteriore di Baz nei test invernali a Sepang, avevano chiesto che ci fosse un controllo sul gonfiaggio delle gomme, in modo da non avere dubbi.

Dal 20 maggio tutti i team dovranno montare i sensori, su entrambe le ruote.

Non è l’unica nuova norma decisa dopo degli episodi capitata in pista. Dopo quanto successo in Argentina, dove la Direzione Gara era stata incapace di notificare immediatamente la penalità a tutti i piloti che avevano fatto una falsa partenza, si è deciso per un cambio regolamentare. La sanzione non dovrà più essere notificata prima del 4° giro, ma solo il prima possibile.

Un bell’aiuto ai giudici, ma che non risolve assolutamente il problema. Anche perché una jump start è una delle infrazioni più semplici da riscontrare grazie ai mezzi tecnici a disposizione della Race Direction.

C’è anche un’altra postilla, la penalità in termini di tempo nel caso non venga dato il ride through sarà sempre calcolata a seconda della pista (e del tempo necessario a percorrere la pit lane) ma dovrà essere comunicata prima dell’inizio della gara.

Un’altra modifica cancella la procedura di partenza veloce per la MotoGP in caso di interruzione della gara entro i primi tre giri. I team hanno espresso dubbi sulla sicurezza di rifornire le moto in un tempo così ristretto, per cui la gara verrà comunque interrotta per poi ripartire.

L’ultima regola riguarda la Moto3: quando una Casa introduce un’evoluzione del telaio, questa dovrà essere disponibile in sufficiente quantità per tutti i piloti del marchio.

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