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SBK: tutti pronti all’assalto di Imola

Il saliscendi italiano teatro del quinto round tra conferme, riscosse e qualche sorpresa nostrana

SBK: tutti pronti all’assalto di Imola

Quinto round stagionale della Superbike 2016 che vedrà i protagonisti delle moto derivate dalla grande produzione di serie impegnati  da venerdì 29 aprile a domenica 1 maggio nell'affascinante autodromo “Enzo e Dino Ferrari” conosciuto anche come il circuito del Santerno, che si snoda tra le colline e passa sopra il fiume omonimo.

La difficile pista di Imola, voluta fortemente da Checco Costa, illustre padre del Dottor Claudio, curatore dei piloti e di ogni motociclista, nella sua storia ha ospitato sin dalla nascita eventi prestigiosi come la mitica 200 Miglia di Imola per moto, il Motomondiale e la Formula 1 dove, nel tragico weekend del 1994 raccontò la morte di due protagonisti, l’austriaco Ratzenberger e il brasiliano Ayrton Senna che persero la vita alla curva Villeneuve e al curvone Tamburello. Quel weekend fu fatale ai piloti e decisivo per le sorti dell’autodromo che fu sottoposto ad importanti modifiche per renderlo più sicuro: il Tamburello presenta ora una “S” abbastanza tecnica che consente sorpassi in staccata e diverse traiettorie di percorrenza; la Villeneuve (che costringeva prima i motociclisti ad una grande frenata a moto ancora piegata) è ora una medio-veloce chicane, sicura ma meno selettiva di quanto fosse nel passato. Rallentate anche le Acque Minerali e la Variante Alta, modificata la Variante Bassa, l’autodromo di Imola conserva, tuttavia, le medesime caratteristiche di insidia e spettacolarità, con frenate a moto inclinata, tuffi nel vuoto e cambi di direzione repentini. I punti più difficili sono in prossimità della Piratella e la discesa veloce della Rivazza. Lì solo chi è più a punto di moto e di “cuore” fa la differenza  nei tempi sul giro.

La WSBK, tornata al Santerno nel 2001, ha vissuto pagine storiche come nel 2002 con la sfida Edwards-Bayiliss vinta dal texano su Honda VTR  di fronte a più di 100000 persone e racconta anche il mondiale alzato al cielo di Max Biaggi con la sua Aprilia RSV4, trionfatore di fronte al numeroso pubblico italiano.

In questa edizione 2016 i temi non mancheranno: Johnny Rea, campione del mondo in carica ed attuale leader del mondiale, si presenta ad Imola come il pilota in attività con il maggior numero di successi qui ottenuti, 5,  e sarà assolutamente intenzionato a portare nuovamente la sua Kawasaki ZX10R alla vittoria, tentando l’allungo in classifica sul diretto inseguitore Chaz Davies: il pilota Ducati correrà la gara di casa per il team, la azienda si trova giusto qualche chilometro più a nord, e sarà pronto a sfruttare la coppia del motore bicilindrico 1200 della sua Panigale, oltre alla velocità nei curvoni imolesi. Dopo la mezza delusione olandese, il pilota gallese andrà ad Imola per salire sul gradino più alto del podio.

Terzo incomodo ed anch’egli britannico, il buon Tom Sykes, compagno di squadra di Rea a testa bassa,  proverà a rialzare la criniera con il suo stile spericolato “stop and go”, sicuramente  ideale nell’insidioso saliscendi, considerati i 3 successi collezionati qui in carriera. Davide Giuliano è il primo italiano in classifica ma staccato dalla vetta di parecchi punti; lo scorso anno tornò da un infortunio e conquistò un bellissimo podio, terzo gradino, gettando il cuore oltre alle  colline ed alla  fatica…pure in questa edizione il bravissimo Davide sarà della partita e lo vedremo giocarsi le prime posizioni in sella alla sua Ducati Aruba ufficiale.

In casa Honda l’olandese Van Der Mark ripeterà quanto visto nei primi 4 round di stagione: gas aperto e “chissenefrega”, tentando di supplire laddove la sua CBR1000 non arrivi. Più calcolato ma altrettanto bravo il compagno di box Nicky Hayden: per lui Imola è una assoluta novità, l’americano dovrà in primis conoscerne i segreti e sferrare la zampata (sempre se i suoi avversari glielo concederanno)…

Vedremo anche se le Yamaha ufficiali di Guintoli e Lowes sapranno ripetere in gara i buoni tempi segnati in qualifica, di sicuro hanno bisogno di costanza sulla distanza ed il team sta lavorando molto su questo aspetto. Le BMW rappresentano un’altra incognita, Jordi Torres corse qui lo scorso anno conquistando un bel terzo posto nella seconda manche, ma guidava una Aprilia…

A proposito di Aprilia, attesissimo ad Imola Lorenzo Savadori con la sua veloce RSV4. Dopo la bellissima prova olandese, il 23enne rookie di Cesena si presenta alla quinta tappa 2016 voglioso di gran risultato, magari un bel podio, il primo per lui e per tutto il debuttante team Ioda Racing; Lorenzo stesso definisce il circuito di Imola: “Difficile e spettacolare, lo scorso anno in Superstock ci ho vinto, ma con la Superbike tutto è diverso, dovrò prendere confidenza. Mi gasa sapere che correrò di fronte al mio pubblico e tenterò di stare là davanti”.

Pubblico, certo, fondamentale… ne è atteso in gran numero ad Imola, cuore dei motori, anima della Superbike e sarebbe bello vedere “le colline della passione” gremite e festose come ai bei vecchi tempi

 

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