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MotoGP, Pernat: "L'importante per Rossi è battere Lorenzo"

"Valentino preferisce vinca Marquez il titolo" 

Pernat: "L'importante per Rossi è battere Lorenzo"

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L’ultima volta che li abbiamo visti tutti e tre sul podio era lo scorso agosto a Brno. Abbiamo dovuto aspettare otto lunghi mesi per rivederli di nuovo insieme. Dalla Repubblica Ceca alla Spagna, con Rossi che firma la 113^ vittoria, al termine di una gara in cui ha dominato dall’inizio alla fine. Valentino torna al successo, precedendo Lorenzo e Marquez.

Prima trionfo stagionale per il Dottore che rilancia così la lotta al titolo. Se in Yamaha si torna a sorridere, in casa Ducati la tappa iberica è stata un netto passo indietro rispetto ad Austin. Dovizioso ha alzato bandiera bianca, Iannone si è dovuto consolare col settimo posto e un ritardo che sfiora i trenta secondi. Ecco quanto accaduto nel quarto appuntamento del motomondiale in terra iberica, secondo l’attenta analisi di Carlo Pernat.   

È un Mondiale dove non mancano i colpi di scena.

Non è facile commentare, tutte le volte ci tocca smentire, dato che in ogni gara si vede qualcosa di diverso. È una stagione in cui le Michelin stanno facendo male. Di conseguenza i piloti si lamentano e vanno più lenti rispetto al 2015”.

Intanto Rossi è tornato al successo.

“La vittoria di Valentino è stata perfetta, costruita già dalle libere del venerdì. Ha vinto di testa, col manico, bastonando Lorenzo e Marquez anche sul piano psicologico. Quando offre queste prestazioni non ha rivali”.

Marquez ha giocato sulla difensiva, conquistando un terzo posto che lo tiene in vetta.

Sta emulando il campionato di Rossi, visti i problemi della Honda. È sempre sul podio, non è mai caduto in questo inizio di stagione, rimanendo al comando della classifica. Forse non è il più forte in questo momento, a causa della moto, però correndo così si vincono i titoli.

Cosa c’è dietro la vittoria di Rossi?

Vale è stato più intelligente degli altri. Ha firmato il rinnovo del contratto con Yamaha, è riuscito ad avere il supporto nella VR46. In seguito ha spiazzato Lorenzo, con l’affermazione che ci vogliono le palle per andare in Ducati, costringendolo ad andare via. Ha tre obiettivi: il decimo titolo, sconfiggere Marquez, ma anche non far vincere Lorenzo. Piuttosto che Jorge penso preferisca vinca Marquez il campionato.

Un Lorenzo in difficoltà a Jerez.

“Ha corso come ha potuto. Abbiamo visto che ha fatto fatica, dimostrando di non avere gran feeling con la gomma. Certe dichiarazioni nel post gara, tipo se avessi avuto la gomma giusta avrei vinto, andrebbero evitate, dato che il lupo perde pelo ma non il vizio.

Per Ducati un Gran Premio da dimenticare.

Jerez rappresentava la cartina di tornasole. Anche nel 2015 le prime tre gare furono positive, adesso è inutile negare ci sia un po’ di preoccupazione. Dopo la prestazioni di Iannone dello scorso anno, si sperava andasse meglio, purtroppo la gara si è rivelata complicata. Dovizioso ancora una volta è stato sfortunato, ma avrebbe comunque accusato  20 secondi di distacco. Prevedo un campionato dettato dalle gomme e da situazioni psicologiche che si presenteranno ad ogni gara”.  

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