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MotoGP, Dall'Igna: ali? non vietatele per 'invidia'

Il dg di Ducati: "la sicurezza è questione di punti di vista, meglio avere una moto con la ruota anteriore che sta attaccata a terra"

Dall'Igna: ali? non vietatele per 'invidia'

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Anche Aprilia e Suzuki a Jerez hanno messo le ali e ormai non c’è moto sullo schieramento che non abbia seguito l’esempio di Ducati. Ciò non significa che queste particolari appendici aerodinamiche riusciranno a resistere agli scossoni regolamentari.

Nella stanza dei bottoni, infatti, si sta parlando se eliminare o meno le ali dal prossimo anno.

Sull’argomento, è intervenuto il direttore generale della Rossa Gigi Dall’Igna:si parla tanto di sicurezza ma l’episodio in Argentina ha mostrato che l’ala della moto di Iannone si è staccata immediatamente dopo il contatto. Logicamente si può sempre migliorare e da parte nostra c’è la disponibilità di discutere su questo tema”.

Ma senza demonizzare le ali.

“Mi domando: è più sicura una moto con la ruota anteriore che sta attaccata a terra o no? A volte dipende dai punti di vista”, la provocazione dell’ingegnere.

Dall’Igna è fermo sulle sue posizioni.

Non vorrei che si eliminassero solo perché qualcuno ha iniziato per primo a svilupparle e quindi ora ha un vantaggio”, ha aggiunto il direttore generale.

Le Case non si sfidano solo in pista, ma anche ai tavoli su cui si decide il futuro regolamentare.

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