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MotoGP, Agostini: Lorenzo? La firma con Ducati gli porterà serenità

"Rossi? Deve rincorrere, ma è ancora in lotta per il titolo, questo Mondiale è troppo equilibrato"

Agostini: Lorenzo? La firma con Ducati gli porterà serenità

La notizia della settimana è senza dubbio il passaggio di Jorge Lorenzo in Ducati nel 2017. Una sfida avvincente quella che attende lo spagnolo, chiamato a trionfare dove Valentino Rossi ha fallito. Il maiorchino ha deciso di cambiare. Lo fece in passato il Dottore, anni prima Giacomo Agostini, il quale lasciò MV Agusta per accasarsi Yamaha.

Alla fine è arrivato il Sì a lungo atteso.

Era nell’aria. Jorge ha fatto le sue valutazioni e di conseguenza ha deciso di ripartire dalla Ducati. Credo che alla base di questa decisione ci siano tre motivi”.

Quali?

Il primo è sicuramente quello di trovare una moto competitiva, che sappia offrirgli nuovi stimoli. Poi c’è il rapporto con Rossi, il quale ha giocato un ruolo chiave. Infine i soldi, i 25 milioni di cui si parla sono una cifra non da poco”.

Anche lei ha vissuto la stessa situazione con MV Agusta. Cosa vuol dire cambiare?

Vuol dire cercare nuove ambizioni e dare una svolta alla propria carriera. In MV avevo conquistato tredici titoli, inoltre il motore quattro tempi dove confrontarsi con la novità del due tempi, il quale mi attirava particolarmente. Queste sono state le ragioni principali, nonostante in squadra avessi un compagno con cui non c’era molta simpatia”.

Dopo la firma cosa cambierà in Lorenzo?

“Sono convinto avrà la stessa fame di vittoria che tutti noi conosciamo. Di certo maggiore serenità, anche perché questo nuovo contratto lo solleverà sul piano morale”.

Rossi rimane Yamaha, Lorenzo parte. C’è un vincitore?

Non credo. Ognuno ha la sua strada da seguire. Entrambi vogliono il titolo e sono convinto ci faranno divertire”.  

Secondo lei quanto hanno influito Dall’Igna e Stoner nella scelta di Jorge?

Credo che Gigi abbia avuto un ruolo importante nella trattativa, dato che tra loro c’è un rapporto che dura da tempo. Con Casey non so se abbia parlato o meno, penso comunque sia marginale”.   

L’arrivo di Lorenzo in Ducati porterà ulteriori pressioni agli Andrea?

La pressione c’era già da prima. Sia Dovizioso che Iannone sono ragazzi maturi, consapevoli di giocarsi un posto in squadra. Non è una situazione facile, su quello non c’è dubbio, però è allo stesso tempo ti stimola a tirare fuori il meglio”.

Se lei fosse in Lorenzo chi terrebbe come compagno?

Non saprei, deciderà la squadra, tenendo ovviamente conto di quello che sarà il parere di Jorge”.

Adesso si riparte da Jerez con Marquez in testa. È lui il favorito per il titolo oppure è troppo presto per dirlo?

Io sono convinto che la moto da battere sia la Yamaha. Marquez sta facendo la differenza su una Honda che vede Pedrosa più staccato. Ovviamente è in testa, però in Spagna Vale e Jorge si sono sempre rivelati veloci, tanto che lo saranno anche in questa occasione. Non dimentichiamoci poi delle Ducati, le gare europee potranno metterle in difficoltà, ma sapranno sorprenderci”.

Rossi ha la metà dei punti del 2015. Quanto è preoccupante questo dato?

Poco. Dico così perché sarà un Campionato molto equilibrato, dove i distacchi tra i piloti di testa sono contenuti. Ad Austin Valentino è caduto, però è uno di quei piloti che sbaglia raramente”.

In questa stagione si parla tanto delle Michelin. Che idea si è fatto?

“E’ una Casa di grande prestigio, rimasta ferma per diverso tempo. Purtroppo sono inconvenienti che capitano, proprio come per i motori. Di certo è meglio non accadano”.

 

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