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Qualifiche della Superstock 1000 che sorridono a Riccardo Russo. Il pilota del team Pata porta la nuova R1 al suo primo sigillo di categoria con un giro perfetto sul finire del turno di qualifica, siglando il tempo di 1.38"248.
Un riferimento che vale anche la prima pole in STK 1000 per il veloce pilota di Maddaloni. Un turno di qualifiche difficile, causa della doppia bandiera rossa esposta dai commissari. La prima interruzione è arrivata ad inizio sessione a causa di alcune gocce di pioggia che stavano cadendo sull'asfalto e che hanno determinato un brutto incidente che ha visto coinvolto il francese Florian Marino. Scivolato all'ultima chicane prima del traguardo, Marino ha avuto la sfortuna di essere investito dalla BMW di un incolpevole Luca Vitali all'altezza delle gambe. Per il pilota transalpino la diagnosi parla di frattura alla gamba destra e sospette lesioni anche alla sinistra. Per Vitali un forte colpo alla testa, ma al momento non sembrano esserci gravi strascichi.
AGGIORNAMENTO: frattura del femore per Marino, mentre per Tucci la diagnosi parla di contusione alla colonna toracica.
Verso il finire di sessione, altra bandiera rossa, stavolta per prestare i soccorsi ad Andrea Tucci, scivolato con la sua Yamaha R1 (commozione celebrale per lui). Piloti quindi che ripartono con poco più di 2 minuti di qualifica ancora da giocarsi e come facile immaginare tutti in cerca del tempo decisivo. A sfruttare la situazione è un lesto Leandro Mercado (+0.288), fino a quel momento quinto in classifica, che balza al secondo posto scavalcando Roberto Tamburini che termina a sua volta in quarta posizione, alle spalle di Raffaele De Rosa, che chiude la prima fila con un gap da Russo di 0.540 decimi.
Seconda fila quindi che si apre con l'Aprilia di Tamburini davanti a Michael Rinaldi con la seconda Ducati Aruba e Marco Faccani anche lui sulla moto bolognese, ma della compagine Triple-M Racing.
Fabio Massei si piazza settimo davanti alla wild card Danny DeBoer, ed a scalare in nona e decima posizione troviamo Luca Salvadori e Wayne Tessels.
