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SBK Gara1: Rea cala il suo poker d'Assen

Gara spettacolare e rocambolesca, vince Rea con Davies secondo e Hayden terzo. Ottimo quarto per Camier su MV Agusta

SBK Gara1: Rea cala il suo poker d'Assen

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Pallido sole e poche illusioni ragazzi: temperature invernali ed asfalto gelido, quale gomma da scegliere per completare i 21 giri in programma? Dal palo a partire è il solito Tom Sykes, il britannico della Kawasaki, imbattibile come spesso accade in Superpole  è affiancato dal bellissimo secondo tempo della Yamaha del francese Guintoli, e dall’ottimo Davide Giugliano del team Ducati Aruba ufficiale.

Grande gara, combattuta dal primo al ventunesimo giro, con l’olandese di casa che perde il duello decisivo causa una caduta, Johnny Rea riesce ad acchiappare  la sua vittoria numero quattro, la ottava complessivamente ad Assen, bel podio per Davies e primo in SBK per Nicky Hayden. Incredibile la quarta posizione ottenuta dall’inglese MV Agusta Leon Camier, la moto, tra problemi aziendali e di budget, cresce costantemente, grazie al suo pilota ed al bel lavoro svolto dal team.

Lorenzo Savadori in crescita, sesto infilato tra le due BMW Althea, la Yamaha solo ottava dopo buone prove.

Da notare il pubblico nordico, che ha applaudito l’idolo di casa, fuori gara ma assoluto protagonista, e ha elogiato complimenti a tutti gli altri corridori. Di fischi e di insulti, dalle tribune non se ne sono sentiti…

 

LA GARA – Il primo colpo di scena è la uscita dalla griglia di Xavi Fores che accusa problemi alla sua Ducati Panigale, che lo costringe a partire dalla corsia dei box. Il vento spingeva davvero forte. Grande scatto di Sykes e Rea che si piazza immediatamente al suo inseguimento, con Giuliano terzo e Chaz Davies in quarta posizione; alla staccata prima del rettilineo di arrivo, Giuliano commette un lungo che gli fa perdere diverse posizioni e Davies salta terzo.

Al secondo giro errore di Sykes che si vede sfilare dal compagno campione del mondo Rea e Chaz Davies incarognito terzo, e ben deciso a sferrare il sorpasso . I primi tre piloti sventagliano traiettorie incrociate molto pericolosamente, e Davies si  infila secondo al quarto giro. Non contento lo spilungone gallese passa Rea, che prova a ribadire, ben rintuzzato dal pilota Ducati.

Gruppo compattissimo con Davies, Rea, Sykes, Van Der Mark e via, Guintoli nella sabbia, Yamaha ko e pilota costretto al ritiro.

Al sesto giro è Johnny Rea a sbagliare, nel frattempo Hayden riusciva a mantenere il passo dei primi e gli italiani Savadori con la Aprilia e Giuliano su Ducati in settima ed ottava piazza.

Il bellissimo quintetto inizia una fase di studio per preservare le gomme, e colpo di scena con il ritiro di Giuliano, che lascia la sua Panigale ferma ai box nelle mani dei suoi meccanici. Sostituzione della gomma posteriore e gara buttata via per il pilota romano.

A 13 giri dalla fine iniziano le botte in tutti i sensi:  oltre alla follia del padrone di casa Van Der Mark, Sykes arriva lungo alla famosa ultima chicane e si stende come un velo leggero sull’asfalto, rimbalzando nella fredda ghiaia olandese.

A giocarsi la vittoria sono ora in quattro: Davies, Rea, Van Der Mark e un bravissimo Nicky Hayden con l’altra Honda CBR. Qui l’americano vinse in MotoGP con la RC211V nel 2006, stagione coronata con il titolo finale. La sola Yamaha ufficiale rimasta in pista e condotta da Alex Lowes soffre gli attacchi del rookie Lorenzo Savadori, molto bravo con la RSV4 di Noale.

Al tredicesimo giro Davies allunga leggermente e Rea non ci sta: gran sorpasso sull’olandese in un curvone percorso in pieno gas, a circa 240 chilometri orari. Quattordicesimo giro ed ancora tutti incollati, specialmente in primi tre con Nicky Hayden attento quarto, privilegiato osservatore di questa danza selvaggia, valevole per la vittoria.

Rischi pazzeschi con colpi di ruote e di carene? No problem, questa è la SBK e lamentarsi non serve, a 6 giri dall’arrivo Rea segue Davies, Van Der Mark terzo e Hayden quarto.

Il grande Lorenzo Savadori combatte per la sesta posizione con le BMW Althea di Reitemberger e Torres. Il tedesco e lo spagnolo guidano bene ad Assen mentre là davanti è show per la prima posizione: Rea passa Davies che controbatte, Van Der Mark si appiccica a Rea e Hayden inizia a sentire profumo di podio.

A quattro giri dal termine, Rea al comando, Van Der Mark si butta in seconda posizione con frenate oltre al limite, mandando in visibilio il caldo pubblico olandese. Il ragazzino prende il comando a tre tornate dalla fine, prende colpi e ne dà, la gara è meravigliosa e totalmente imprevedibile come la sua caduta: chiusura improvvisa dell’avantreno e carico di pietre dure come la delusione sua e del team Ten Kate.

Signore & Signori, ultimo giro, Rea al 110%, Davies forse oltre, Hayden comodamente terzo; il nordirlandese accumula metri di vantaggio e conclude sotto alla bandiera scacchi con una difficile meritata vittoria, secondo Chaz Davies e primo podio stagionale per Nicky Hayden.

Nel parco chiuso il vincitore Rea ha dichiarato: “Questa vittoria è stata cercata con calma, sapevo di avere un po’ di margine nel taschino e lo ho sfruttato negli ultimi due giri; dedico questo successo alla mia famiglia, qui presente ad Assen”.

Nicky Hayden, finalmente sorridente :”Quando ho visto il mio compagno volar fuori, stavo cadendo pure io, ma sono rimasto in equilibrio. Grazie alla mia squadra per questo risultato, meritato”.

Un deluso Davies spiega il suo secondo posto:" Ho finito la gomma anteriore ed era difficile rimanere in piedi, ma ce l'ho fatta. Mi aspettavo di vincere".

 

 

 

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