MotoGP, Marquez: non sono sicuro della vittoria

Quasi ci riusciva, gli è mancato meno di un decimo. Per la prima volta, Lorenzo ad Austin ha avuto la possibilità di rompere le uova nel paniere a Marquez, almeno in qualifica. Missione fallita, ma la partita vera si giocherà domani.

Difficile dire se Marc faccia pretattica quando dice che “non mi sento sicuro come gli altri anni, non potrò partire dicendomi: ok, vincerò per la quarta volta”. Resta il fatto che il piccolo diavolo ha finito in testa tutti i turni e ora come ora sembra difficile pensarlo non vincente domani.

“Sono in pole, ma i rivali sono più vicini. Ho un buon passo, ma il mio vantaggio è diminuito. Le Yamaha vanno meglio con la gomma dura al posteriore”, osserva Marquez. Come se, con le Michelin, ci fosse qualche ombra.

“Voglio chiarirmi le idee domani nel warm up, oggi ho fatto delle modifiche al setup ma non so se la moto sia meglio o peggio - continua - Le Yamaha sono a un buon livello, non sarà facile batterle. Bisognerà capire il comportamento delle gomme in gara, fin qui sono andate bene, ma fare 21 giri di seguito è un’altra cosa”.

E’ quello che spera Lorenzo, che ci sia una crepa nell’armatura del rivali su cui fare leva. “Non bisogna mai dire che un pilota è imbattibile - sottolinea Jorge - In gara tutto è possibile: un errore, diverse sensazioni, il comportamento delle gomme. Dico che se c’è un anno in cui posso vincere ad Austin, è questo. La differenza con Marquez è minore”.

Una carta da giocare ce l’ha, bisogna vedere se basterà.

“Ho trovato un buon setting e posso dire che è un peccato avere perso la pole position per così poco - continua - Ci siamo avvicinati alla Honda e non peso che sia per il fatto che Marquez sia peggiorato (ride). Semmai siamo riusciti con il team a migliorare la fase di frenata e anche le Michelin danno una mano”.

Il piatto è ricco, i due spagnoli hanno fatto le loro puntate, domani si saprà chi sbancherà.