English
Italiano
La gara di Austin di solito è accolta in casa Honda con grandi sorrisi, ma quest’anno qualche preoccupazione in più circola nella mente dei piloti. Il CotA è la seconda cada di Marquez che, in tre edizioni del GP, è partito dalla pole position tre volte e ottenuto altrettante vittorie. Quando Pedrosa ha corso (lo scorso hanno era convalescente dopo l’operazione all’avambraccio) Honda ha fatto sempre doppietta.
Allora perché i dubbi? Perché il motore della RC213V ha perso aggressività ma anche prestazioni. I punti deboli sono l’accelerazione e la velocità massima, caratteristiche fondamentali ad Austin.
Lo stesso Marc aveva avvertito dopo il trionfo in Argentina: “qui c’era solo un’accelerazione importante e perdevo 2 o 3 decimi”. Negli USA le ripartenza sono molte di più.
“Vedremo come quest’anno gestiremo la situazione - riflette Marquez - E’ una pista che mi piace, dove mi sento forte e dove mi sono sempre divertito facendo belle gare. Detto questo, la pista richiede grosse accelerazioni che non sono state il nostro punto di forza quest’anno, perciò dovremo aspettare per capire come potere comportarci”.
Ancora più preoccupato Pedrosa, che non ha mai nascosto quanto abbia giocato la fortuna per il podio di Termas de Rio Hondo. Dani non ha ancora trovato l’affiatamento con la moto dopo l’arrivo di Michelin e software unico.
“Aspetto con piacere questa gara, c’è qualcosa di speciale nell’atmosfera dei GP americani e, inoltre, la pista mi piace molto. Non avevo corso lo scorso anno, ma ero salito sul podio nelle due stagioni precedenti”, i ricordi.
Poi c’è il presente: “il mio passo, nelle prime due gare dell’anno, non è stato quello che avrei voluto e dobbiamo assolutamente continuare a lavorare per trovare maggiore velocità. Nonostante tutto, sono terzo in campionato e devo fare un passo avanti se vorrò lottare per il podio in ogni gara”
