Melandri: "La SBK? Io ci credo ancora"

In molti lo attendevano al via del Mondiale Superbike, per lui l’occasione non c’è stata. Mentre ad Aragon le derivate affrontavano il terzo round del 2016, Marco Melandri  (foto Chiara Agostinetti) ha preso parte al secondo appuntamento del Campionato Italiano Motocross, andato in scena nel weekend sulla pista di Maggiora, la stessa che a settembre ospiterà il Motocross delle Nazioni. Una gara sfortunata per il ravennate quella sul tracciato piemontese, tradito dalle valvole della sua Kawasaki.

Il cross è una delle tue passioni.

“Esatto, lo praticavo fin da piccolo, soprattutto in inverno è molto utile per tenersi allenati. Ho la fortuna di avere molti amici che corrono e quindi ci divertiamo in compagnia”.

Un ritorno a Maggiora dopo lo scorso anno.

“Ho voluto partecipare alla gara dell’italiano per rimanere sulle due ruote e stare con i ragazzi. Purtroppo ho avuto un problema alle valvole che hanno compromesso la prestazione. Lo scorso anno partecipai alla tappa della MX Superchampions, adesso è diverso perché il tasso tecnico si alza e ci sono piloti veloci come Guarneri  e Philippaerts”.

Questo weekend c’è anche la SBK. La segui ancora?

“No, dallo scorso anno non vedo più le gare, tantomeno leggo i giornali, siti e cose varie”.

Come mai Marco Melandri non partecipa al Mondiale?

“Per ragioni politiche, lo sport è solo business, nulla di più. Solo ed esclusivamente business. Per Mediaset c’era l’interesse di avere un pilota italiano in pista, sarebbe stato un aspetto positivo. Anche Dorna lo voleva, però quest’ultima si è tirata però indietro”.

Come mai?

“Dovreste chiederlo a loro, io purtroppo non posso dirlo”.

Quella della SBK credi sia una porta ancora aperta o chiusa definitivamente?

“Io ci credo ancora, non penso sia chiusa. Voglio tornare in pista per dimostrare che posso ancora dare qualcosa a questo sport. Mi alleno costantemente e sono convinto di avere la stessa condizione fisica del 2014”.

Genesio Bevilacqua, in occasione del weekend di Buri Ram, ha detto che ci riproverà con te.

“Io sono qua a disposizione. Non mi serve una struttura megagalattica, mi basta un team di persone serie e umili che abbiano voglia di impegnarsi. Nulla di più”.

Quanto può essere ancora utile Marco Melandri nelle derivate?

“Penso che qualcosa posso ancora fare. Sono fermo da un po’ di tempo, però mi sono allenato e la volontà non mi manca. Come ho detto, ho la stessa condizione fisica di due anni fa. Purtroppo ho avuto la sfortuna di lavorare solo con persone che pensavo al business anziché alla componente sportiva”.

Qual è stato il più grande rimpianto che ti porti dietro?

“Probabilmente la scelta fatta due anni fa”.