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Le condizioni in cui si è presentata ieri la pista di Rio Hondo è ormai un lontano ricordo. Non è più presente la polvere, le temperature si sono abbassate, mentre la dura all’anteriore e al posteriore sembra rappresentare una certezza. La stessa che è Marc Marquez, tanto da fare il bello e cattivo tempo nell’ultimo turno di libere. Lo spagnolo si conferma ancora una volta il più veloce del gruppo, abbassando di un secondo il tempo registrato in FP2, con 1’40”368. Nemmeno una caduta alla Curva 1 lo ha fermato, quando mancavano meno di dieci minuti al termine della sessione.
Questa volta l’alfiere Honda è stato costretto a confrontarsi con il ritorno di Jorge Lorenzo. Il venerdì è ormai alle spalle per il maiorchino, accuando solo 24 millesimi dal connazionale. Un messaggio chiaro che ha il sapore di riscossa quello del Campione del Mondo, proprio come Andrea Iannone, tanto da risalire in terza posizione. Il pilota di Vasto è il migliore delle Ducati (+0.373), precedendo quella satellite di un sorprendente Barbera (+0.398) e la Suzuki di Vinales (+0.428). Alle spalle di quest’ultimo, con soli undici millesimi di ritardo, la Honda di Daniel Pedrosa (+0.439), braccata da Aleix Espargarò (+0.525) e Cal Crutchlow (+0.561).
Un passo indietro rispetto al venerdì per Andrea Dovizioso (+0.672), soltanto nono con oltre mezzo secondo da recuperare dalla vetta. Delude anche Valentino Rossi (+0.733), che aggancia la decima piazza per il rotto della cuffia, precedendo Miller di soli 44 millesimi. Anche l’australiano è terminato a terra ad inizio sessione, senza però riportare conseguenze. Alle sue spalle le due Yamaha Tech3 di Pol Espargarò e Bradley.
In pista anche Michele Pirro (+1.011), arrivato ieri pomeriggio a Termas de Rio Hondo. Con due prove in meno rispetto agli altri, l’alfiere Pramac, che qua sostituirà Danilo Petrucci, ha inaugurato il sabato con il quindicesimo crono alle spalle di Loris Baz.
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