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Guidotti: la MotoGP ha bisogno del terzo pilota

"E' difficile guidare una MotoGP senza conoscerla. Può farlo Pirro, o Stoner ma per ora non ha voglia"

Guidotti: la MotoGP ha bisogno del terzo pilota

Michele Pirro è in preallarme e, come abbiamo già scritto ieri, sarà probabilmente lui a prendere il posto dell'infortunato Petrucci in Argentina e Texas.

Gli ultimi dubbi da sciogliere sono una tempistica relativa ad un test già programmato a Valencia, che dovrebbe essere 'compresso'.

Secondo il collaudatore della Ducati non ci sarebbe problema, ma bisogna anche considerare le necessità di sviluppo della GP16.

Il fatto è che il team Ducati-Pramac deve, obbligatoriamente sostituire Petrux, perché dal momento dell'infortunio a quello della gara successiva ci sono almeno dieci giorni. Il tempo limite secondo cui l'Irta ha deciso che una squadra può riorganizzarsi e far correre un altro pilota.

Ma è proprio vero? Secondo Francesco Guidotti, team manager della compagine toscana…anche no.

"Il problema, non solo nostro ma un po' di tutte le squadre satellite, è che sulla piazza non ci sono molti piloti in grado di salire su una MotoGP da un giorno all'altro. Prendiamo un qualsiasi pilota che corre nelle derivate di serie. Magari è bravo, ma a Misano con la GP15 gira con i tempi della Superbike, ed allora che senso ha farlo correre? Anche al nostro sponsor, Octo, non interessa…Fatta la legge, comunque, trovato l'inganno: l'anno passato Karel Abraham per eludere proprio questa norma si presentò alle prove, ma poi non corse. Si può fare così ma a che pro?".

La logica dell'Irta è che la griglia deve essere folta. Televisivamente parlando la cosa ha una sua logica.

"Sì, certo, ma fra 20 e 21 piloti non c'è molta differenza - puntualizza Guidotti, che aggiunge - sarebbe una buona cosa avere a disposizione un rider in sostituzione degli ufficiali, ma bisognerebbe anche avere la possibilità di farlo provare e noi, come i team ufficiali, abbiamo solo cinque giorni a disposizione. Solo Suzuki e Aprilia hanno la deroga. Quello dei piloti in grado di sostituire gli ufficiali è un problema che la MotoGP presto dovrà affrontare, come è stato affrontato in F.1".

Servirebbe anche ad allargare la possibilità a dei giovani di entrare. O anche a piloti affermati in altre categorie di vedere se per loro è pensabile fare il salto in classe regina.

Una cosa di questo tipo l'ha fatta recentemente Davide Brivio mettendo sotto contratto Suzuki Johann Zarco.

"E' vero, anche perché se rivolgessimo lo sguardo verso la Superbike ovviamente non avremmo a disposizione i top rider, giustamente preoccupati di farsi male in un altro campionato mentre competono per un altro titolo".

Sotto questo punto di vista benissimo dunque ha fatto la Ducati ad ingaggiare Casey Stoner come supercollaudatore.

"Per il momento però Casey non ha voglia di tornare a correre. Anzi non credo nemmeno che glielo abbiano chiesto. C'è ancora troppo clamore per la sua presenza in Ducati. Se mai correrà credo che lo farà quando le acque si saranno un po' calmate".


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