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MotoGP, Le "prime volte" di Aprilia e Suzuki in Qatar

Lo squadrone giapponese non conferma quanto fatto nelle qualifiche, Bautista regala i primi punti

MotoGP: Le "prime volte" di Aprilia e Suzuki in Qatar

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Per Suzuki e Aprilia il GP del Qatar è stata, a tutti gli effetti, una prima volta. La prima volta con una moto competitiva per la casa di Hamamatsu, la prima volta con un prototipo per la casa veneta.

Se il Qatar rappresentava il primo vero banco di prova per Maverick Vinales e la Suzuki, l’esito finale non può che essere rimandato. Il talento dello spagnolo non lo si discute, tanto da essere uno dei pezzi pregiati del mercato. Di certo però, dopo il terzo posto ottenuto in qualifica, lo si attendeva a battagliare per le prime posizioni, tanto che lui stesso aveva dichiarato nella conferenza stampa del sabato: “Voglio sfruttare al meglio questa occasione”.

In gara però ha faticato a tenere il passo del gruppo di testa, concludendo sesto alle spalle di Pedrosa. Una cosa però è certa. Vinales ha stabilito quelle che sono le gerarchie all’interno del box e la gara di Losail è l’ennesima conferma: “La sesta posizione non è male, però siamo consapevoli che non è più sufficiente – ha dichiarato – nel weekend ho avuto un buon feeling girando sull’1'55, in gara non ho potuto fare lo stesso . Onestamente, non so perché - ha proseguito – forse non mi sentivo bene con la moto, che scivolava particolarmente. Dovremo vedere i dati per capire meglio”.

Il pilota iberico preferisce però guardare il bicchiere mezzo pieno, cercando subito la reazione nella prossima gara in Argentina: “Per tutto il weekend siamo stati molto vicini alla parte superiore della classifica – ha detto - forse in gara siamo stati un po’ sfortunati, però questo non condiziona il lavoro svolto. Non vedo l'ora di andare in Argentina – ha concluso –il potenziale c’è, se riuscissimo  a trovare una migliore aderenza e finalizzare il set-up sarebbe un grande passo avanti per stare con i primi”.

Il primo appuntamento stagionale de 2016 ha visto il debutto della nuova Aprilia RS-GP. Un inizio dal doppio volto per il team italiano. Se da una parte Bradl è stato costretto a gettare la spugna per una scivolata, ci ha pensato Alvaro Bautista a non far rimpiangere l’uscita di scena del compagno, protagonista l’iberico di una corsa tutta in rimonta.

Il tredicesimo posto, davanti a Miller e Rabat, ha regalato alla squadra di Noale i primi punti del nuovo anno, in sella a una moto ancora tutta da scoprire. Eppure non è stato così scontato: “Per noi era fondamentale terminare la gara – ha sottolineato Bautista - non è stata una passeggiata. Sono riuscito a partire bene, ma alla prima curva c'è stato un contatto con un altro pilota, che mi ha costretto ad andare largo e finire ultimo”.

Da lì è scattata la rimonta: “Ho impostato il mio ritmo, nonostante lo scarso feeling delle prime battute di gara – ha proseguito - da metà corsa ho iniziato a guadagnare sugli avversario,ingaggiando una bel duello con Miller e Laverty. Purtroppo quello che guadagnavo in curva lo perdevo in rettilineo – ha concluso -ma il tredicesimo posto per noi è un ottimo risultato che conferma i passi avanti”.

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