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MotoGP, Iannone: in Qatar la vittoria, per forza

"Dobbiamo mantenere le aspettative. La Ducati GP16 è un passo avanti, bisogna solo sfruttarla"

Iannone: in Qatar la vittoria, per forza

Andrea Iannone è già in Qatar, come l’anno scorso è rimasto a Doha dopo i test per aspettare la prima gara. “Riposo e allenamento”, la ricetta di questi giorni in attesa di risalire sulla sua Ducati. “Qui fa caldo e si sta bene, avrei potuto tornare a casa, ma così mi rilasso di più”, ci racconta.

Fra poco, il relax finirà e sarà ora di fare sul serio. Intanto Andrea riflette sul suo inverno di prove.

Tutto sommato è stato positivo, anche se sarebbe potuta andare un po’ meglio - non si accontenta - Con tutti i cambi regolamentari non era facile capire il potenziale, abbiamo dovuto fare molte prove”.

Ora le idee sono chiare?

“Abbiamo definito la moto con cui correremo, ma bisogna ancora conoscerla meglio per sfruttarla al massimo. La GP16 non è molto diversa dalla GP15, ma più passeranno le gare e più la situazione sarà chiara”.

In cosa è diversa la nuova Desmosedici?

Sono differenti le sensazione alla guida. In questo momento credo che la nuova moto e la GP15 si equivalgano, hanno lo stesso grado di competitività. E’ positivo, perché con la GP16 abbiamo fatto solo 9 giorni di test mentre l’altra ha un anno di sviluppo alle spalle. Ora dobbiamo capire come sfruttarla, perché sono stati fatti dei passi avanti e questa moto ci darà dei vantaggi”.

Qual è il prossimo obiettivo?

Tocca a noi al box ora lavorare, progredendo e personalizzandola per il mio stile di guida. La base è molto buona, dobbiamo sfruttarla al 100%”.

Le aspettative sono alte…

E dobbiamo rispettarle. Nella scorsa stagione siamo riusciti a lottare per il podio in alcuni GP, quest’anno dovremo riuscire a essere con i migliori costantemente”.

Andrea IannoneCosa vuoi nella prima gara i Qatar?

Vincere, dobbiamo farlo per forza perché negli ultimi test è andato tutto bene. L’obiettivo è raccogliere risultati importanti che mancano da tanto tempo. So che non sarà facile, non lo è mai, perché i rivali sono forti e guidano moto competitive. Noi però siamo cresciuti e stiamo ancora crescendo”.

Considerando i problemi delle Honda, i piloti Yamaha sono gli uomini da battere?

I problemi si risolvono e in questo momento siamo in tanti vicini. Non c’è solo Lorenzo, Dovizioso è molto forte, Vinales ha fatto benissimo in questo inverno e anche Redding è andato forte. Se guardiamo la classifica dello scorso anno ci siamo Jorge, Valentino, Marquez, Dani e io”.

Però…

Però con tutti i cambiamenti regolamentari sarà come partire da un punto zero ed è difficile dire cosa aspettarsi. Dopo due o tre gare penso che ci si potrà fare un’idea più chiara dei valori in campo. Sicuramente mi aspetto che i piloti più forti rimangano tali, ma le moto satellite si sono avvicinate alle ufficiali.

Un problema in più…

L’anno scorso in Qatar avevamo fatto una bella gara e ora dobbiamo migliorare. Per quello dico che l’obiettivo è vincere. In Ducati hanno fatto un grande lavoro, come i miei ragazzi al box, devo ringraziare tutti”.

Con il software unico e le Michelin dovremo aspettarci gare diverse dal passato?

Ho fatto un long run nei test e sono stato molto costante, è un aspetto positivo ma è difficile capire ogni cosa. Mi aspetto un campionato diverso, con molti piloti allo stesso livello. Sarà sicuramente un bene per lo spettacolo”.

Preoccupato per le gomme?

No, perché sono cambiate nel corso dell’inverno ma sempre in meglio e non era scontato. Michelin ha fatto un lavoro incredibile”.

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