Tu sei qui

SBK, Sykes: "Ho guidato da Campione del Mondo"

Rea: "Sykes è stato troppo aggressivo, ma ho imparato la lezione"

Sykes: "Ho guidato da Campione del Mondo"

Share


Sul circuito tailandese ci sono ancora due Kawasaki ad occupare i primi gradini del podio. Questa volta, però, è Tom Sykes a festeggiare la vittoria.

Jonathan Rea ci ha provato fino all’ultimo, sperando di replicare il successo ottenuto in gara 1 sfruttando la stessa tattica. Ma Sykes ha imparato la lezione e, pur sapendo di non essere veloce quanto il suo compagno di squadra, è riuscito sfruttare al massimo l’impianto frenante della sua ZX-10R, costringendo il campione del mondo ad un duello d’altri tempi.

Sono molto felice - racconta Sykes - Rea va fortissimo su questo circuito, e noi abbiamo fatto un grande salto in avanti rispetto all’anno scorso. Per questo devo ringraziare tutto il team per il fantastico lavoro svolto durante l’inverno”.

All’inizio tutti immaginavamo un facsimile di quanto visto ieri in gara 1. Invece hai stupito un po’ tutti per la tua tenacia e abbiamo assistito ad una battaglia bellissima. Ci racconti cos’è successo?

E’ stato molto divertente. Sinceramente ero un po’ preoccupato perchè già dopo 6 giri non riuscivo più a tenere il ritmo iniziale, soprattutto a centro curva dove rallentavo tantissimo. Ho buttato l’occhio su uno dei maxi schermi e ho visto che sia Rea che Davies si stavano avvicinando, e quindi ho dovuto riflettere su come gestire la mia Ninja ZX-10R”.

Finalmente è arrivata la vittoria che tanto aspettavi

Vincere dopo così tanto tempo è una sensazione fantastica. La voglio dedicare a mia suocera, è venuta a mancare due settimane fa e tutta la famiglia sta passando un brutto momento”.

Cos’è cambiato rispetto a gara 1?

Oggi riuscivo a guidare un po’ meglio, anche con problemi di grip riuscivo a piazzare la moto esattamente dove volevo. Ho giocato in difesa, cercando di non far passare Rea, e ha funzionato”.

All’ultima curva ti aspettavi l’arrivo di Johnny?

Si, ho dovuto usare tutta la pista per non lasciargli spazio, e poi staccare fortissimo. Il segreto di oggi è stato proprio questo, il team mi ha preparato una moto con dei freni incredibili. Nonostante alcuni problemi di grip all’anteriore, la mia Ninja era molto stabile in frenata”.

Pensi che questo sia l’inizio di un nuovo Sykes?

Forse si. Ieri sono stato criticato dopo gara 1 per non essere stato in grado di controbattere i sorpassi del mio compagno di squadra. Ma sinceramente quando finisci a 2 decimi dal vincitore mi sembra una reazione assurda. La mia guida di oggi mi ha ricordato quella di quando vinsi il mondiale”.

 

Decisamente deluso Johnny Rea che, forte della vittoria in gara 1, contava di ripetersi anche oggi.


“Il setup della moto era buono - dice Rea - la verità è che Sykes è stato bravo a chiudere tutte le porte. Volevo vincere, ci ho provato. Ma quando Tom è così in forma è difficilissimo. Non cerco scuse, oggi è stato il più bravo e si merita in pieno questa vittoria”.

Comunque ci sono sempre due Kawasaki sui primi gradini del podio.

Si, questo è sicuramente ottimo per la squadra, ma preferirei esserci io sul gradino più alto”.

Ti ha dato fastidio il modo in cui Sykes ti ostacolava nel T5, allargando così tanto la traiettoria?

Penso sia chiaro a tutti cosa sia disposto a fare pur di stare davanti. Non voglio sbilanciarmi perchè non voglio togliere nulla alla sua prestazione di oggi. E’ stato davvero bravissimo. Vedere il modo in cui guida è positivo per me, perchè significa che anche se siamo compagni di squadra, in pista ognuno corre per se stesso. Nelle prossime gare farò lo stesso anch’io.

La consideri una gara simile a quella dello scorso anno a Donington?

No, in Inghilterra Tom aveva un passo di gran lunga superiore al mio. Oggi io ero più veloce, ma era impossibile da superare. Non voglio screditarlo, perchè ha corso molto bene e sono sicuro che sia stato un bello spettacolo per chi ci ha seguito in tv, ma non nascondo di aver avuto un po’ di paura. Quando viaggi a 280km/h e ti trovi una moto da 160kg che ti ostacola di colpo non è piacevole. Ma queste sono le gare”.

Stai pensando al campionato, o vivi gara per gara?

Di positivo c’è che abbiamo aumentato il nostro vantaggio in classifica da Phillip Island, ma sinceramente cerco di non pensarci troppo. Il mio obbiettivo è quello di vincere ogni gara possibile. Per Kawasaki che sia io o Tom a vincere non fa molta differenza. La vittoria di Sykes non fa altro che darmi ancora più carica. Lavorerò duramente prima di Aragon e cercherò di vincere”.

Pensi che avresti adottato anche tu una guida così aggressiva se avessi dovuto difenderti da Sykes?

Non avrei avuto bisogno di difendermi. Il mio passo era talmente superiore che me ne sarei andato subito. Se fossi stato nei suoi panni? Non lo so, c’è un limite a tutto. In Formula 1 ci sono delle regole, in MotoGP è successo il finimondo tra Valentino Rossi e Marc Marquez. Questo è uno sport già pericoloso di suo. Non aggiungo altro. Sykes ha fatto un ottimo lavoro".

__

Articoli che potrebbero interessarti