Sole, caldo e pista con scarso grip. Peggio non poteva forse andare, invece nel venerdì di Buri Ram c’è una certezza, rappresentata da Michael van der Mark. L’olandese è stato il migliore nella seconda sessione del pomeriggio, tanto abbattere il muro dell’1’35 e siglare il riferimento di giornata. Un indizio non da poco, ma lui non vuole certo fermarsi qua.
Meglio non si poteva iniziare?
“Ovviamente è un ottimo risultato che regala fiducia per la giornata di sabato, dato che la squadra ha lavorato bene e siamo riusciti a essere subito veloci. Peccato per la mattina, la pista non era in buone condizioni e quindi non abbiamo avuto l’occasione di provare”.
Quanto è importante la prestazione del pomeriggio?
“Sicuramente soddisfa, però preferisco rimanere con i piedi ben ancorati a terra, dato che le giornate che contano sono quelle di sabato e domenica. Ho solo un rammarico di questo venerdì”.
Ovvero?
“Ho un po’ faticato con la moto, infatti non sono stato molto regolare. Nel pomeriggio abbiamo comunque apportato alcuni cambiamenti, i quali si sono rivelati corretti. Sono quindi fiducioso per la Superpole e la gara”.
Ci pensi alla vittoria?
“Ogni pilota ambisce a vincere. L’importante è rimanere concentrati e non montarsi la testa. Prima ci saranno le qualifiche e dovremo pensare a quelle”.
Van der Mark segna il passo in casa Honda, chi insegue al termine della sessione pomeridiana è Nicky Hayden. Al mattino lo statunitense ha dovuto cedere la vetta a Camier, mentre al pomeriggio è stato costretto ad accontentarsi del sesto crono alle spalle di Rea.
Cosa è successo nella FP1?
“Siamo stati sfortunati, purtroppo un errore all’ultima curva mi è costato il miglior tempo. È un peccato perché su un asfalto così sporco non era per niente facile riuscire ad essere davanti”.
Come consideri il tempo realizzato nel pomeriggio. Ti preoccupa?
“Abbiamo avuto problema con un sensore, il quale ci è costato alcuni decimi. Essere in vetta è sicuramente meglio che rincorrere, però la sesta posizione non è per niente male”.
Adesso testa rivolta a Superpole e gara.
“Servirà compiere un passo avanti, per essere competitivi fin da subito in qualifica. In seguito penseremo alla corsa. La Kawasaki ha un grande potenziale, ma anche la Yamaha è andata forte e quindi non bisogna sottovalutarla”.