Tu sei qui

Ducati Hypermotard 939 ed SP: è qui la festa!

La scelta? Una questione di cuore...e di portafoglio! 11.990 euro f.c. la base e 15.590 la SP

Moto - Test: Ducati Hypermotard 939 ed SP: è qui la festa!

Quando il mercato premiava i motard di grossa cubatura, e parliamo di circa 10 anni fa, Ducati sparò una pallottola di grosso, grossissimo calibro: si chiamava Hypermotard 1100.

Correva l'anno 2005 quando fu presentata ad EICMA e creò uno “spostamento d'aria” importante, tanto da far rimanere a bocca aperta e con gli occhi spalancati il pubblico in seguito alla sua... esplosione!

Oggi si parla di categoria di nicchia ma, non per questo la Casa di Borgo Panigale ha pensato di abbandonarla, anzi, ed è per questo che a EICMA 2015 ha presentato le Hypermotard 939 ed Hypermotard 939 SP, moto rinnovate nel “cuore”, il bicilindrico Testastretta 11° (interessamento che riguarda anche la Hyperstrada 939 N.d.R.). Se volete sapere come sono fatte queste due pallottole vi rimandiamo alla ANALISI TECNICA perchè qui vi racconteremo come vanno, come fendono l'aria...

DESIGN MOTARD – Il motard è una moto snella, una moto nata per divertirsi, per “giocare”; è per questo che anche se si sale di cilindrata, si deve giocoforza mantenere questi canoni. Più cc corrispondono dunque a più potenza, più coppia, più motard, anzi... Hypermotard! Ecco che dunque il design deve rimanere compatto, con il becco che funge da paraspruzzi, il codone che punta in aria e le fiancatine che fanno tanto “convogliatori” da enduro/cross. Il tutto è sapientemente miscelato con linee spigolose, quindi aggressive ma che garantiscono quella “morbidezza” allo sguardo che ci fa capire che siamo prossimi alla cubatura da un litro.

I colori vedono il classico Rosso Ducati con telaio rosso e cerchi ruota neri, o lo Star White Silk con telaio rosso e cerchi ruota neri per la versione Base; livrea MotoGP con telaio rosso e cerchi ruota neri per la SP. Su entrambe non mancano un bel cruscotto LCD con indicatore di marcia abbastanza leggibile, paramani con frecce LED integrate e un nuovo silenziatore. Per la SP abbiamo in più i coperchi testa in magnesio, i cerchi a tre razze Marchesini in alluminio forgiato, il manubrio in alluminio a sezione variabile e parafango anteriore e cartelle copricinghie motore in fibra di carbonio. Il tutto offre un'ottima solidità e stringendo le plastiche tra le mani si ha una bella sensazione. Insomma, una Ducati resta una Ducati, ben realizzata, punto e basta.

HYPERMOTARD 939,  BELVA DA CITTA'– Iniziamo dalla base, moto più votata all'utilizzo nel day by day. In città non vi deluderà, grazie ad un motore sempre pronto ma docile nella mappatura Urban. ABS e DTC mettono una pezza su tutto, dal pavè all'asfalto più viscido, dando sicurezza anche grazie a sospensioni che “mangiano” qualsiasi imperfezione del manto stradale.

Lasciata la città alle spalle, apprezziamo il più divertente Riding Mode Touring. Il motore si fa pronto ad ogni apertura del gas e i cc in più si sentono, soprattutto quando si esce dalle curve con un rapporto più lungo. Sicuramente l'EURO 4 ha reso il motore leggermente più ruvido a gas parzializzato, ma di spinta ce n'è in abbondanza rispetto a prima. Il bicilindrico ora riprende con maggior vigore, diverte di più e dopo i 6.000 giri/min “vola”.

La frenata è un po' troppo aggressiva all'anteriore e richiede abitudine. Contenuto il peso e sempre grazie a quest'ultimo basta solo “pensare” al cambio di direzione che la moto segue... il pensiero del pilota con un avantreno estremamente reattivo e che richiede sempre la gomma anteriore in temperatura. Il DTC interviene solo se si da la “smanacciata”: in definitiva è soprattutto una sicurezza psicologica se l'asfalto offre buon grip.

Se invece il manto stradale è sporco o scivoloso, allora arriva in aiuto il sistema, garantendo comunque trazione e nessun “sussulto” del motore. Alzando il ritmo avremmo desiderato una forcella più “frenata” nella parte iniziale, mentre il posteriore è impeccabile, anche nella frenata quando si correggono le curve “pizzicandolo”. Inserendo la mappa Sport, forse si ha un'esuberanza non del tutto consona all'utilizzo stradale. Il motore diventa troppo reattivo, bisogna concentrarsi e dunque richiede una guida più esperta. Resta, come sulla precedente 821, una sella migliorabile: lo scalino consente di non scivolare verso dietro in accelerazione, di conseguenza limita gli spostamenti e blocca poi le gambe a metà femore non consentendo al pilota di “chiudere” e stringere la moto tra le gambe. Migliorabile la visibilità degli specchi retrovisori, morbidi e intuitivi i comandi al manubrio.

In ogni caso c'è da divertirsi e quando si impara a fidarsi dell'avantreno, che sulle prime ripetiamo, spiazza un pelino, con questa Hypermotard si gioca, la si “maltratta”, con l'avantreno che non ne vuole sapere di restare giù. Insomma, una motard anabolizzata per braccia forti e piloti dotati di una buona tecnica di guida.

HYPERMOTARD SP, PARTICOLARI CHE CONTANO – Quando c'è la sigla S, R o SP, significa che c'è lo zampino del Reparto Corse di Borgo Panigale. Infatti, su questa SP abbiamo quei gialloni che tutti amiamo (le Öhlins...) e la pompa freno anteriore radiale, il tutto condito con un bel manubrio in alluminio a sezione variabile per “dirigere” al meglio la moto.

Saliti in sella si percepisce subito che qualcosa cambia, ad iniziare dal livello a cui è sito il pilota, più alto e con una sella meglio sagomata rispetto alla Base. Emozioni allo stato puro su questa SP, dove come per la precedente 821 Base si ha un handling superiore grazie ai cerchi Marchesini forgiati. La pompa radiale fa la differenza in frenata consentendo staccate al limite e calibrate (in assoluto più preferibile a quella della Base), al pari delle sospensioni e delle Pirelli Supercorsa SP, connubio perfetto ad ogni staccata, piega al limite e accelerata, tanto che si vorrebbe più luce a terra per non massacrare gli stivali prima e le pedane poi. Migliorabile la posizione della leva freno posteriore, a volte si fatica a trovarla se si è in piega a sinistra.

In tema di accelerazione, ora è più possente grazie alla maggiorazione dei cc e l'elettronica è realmente di supporto, tutto perfettamente tarato. Con il Riding Mode settato su Sport ci si diverte come dei ragazzini e se si è più smaliziati, la modalità Race consente di maltrattare la ciclistica di questa moto dove il limite è dettato solo dalle qualità di guida di chi la utilizza! La Marzocchi anteriore è solo un ricordo, la Öhlins è un altro pianeta, non solo da vedere con la moto parcheggiata. L'esemplare provato solo in pista poi, montava il terminale Termignoni che togliendo il catalizzatore permette al Testastretta 11° di esprimersi al meglio. Il sound? Goduria pura...

LA SCELTA – Il prezzo, non c'è nulla da fare, fa la differenza. 500 euro in più rispetto al precendente modello ci stanno tutti per la Base, mentre la SP ne vuole 600 in più, aumento più che giustificato visto la Öhlins che fa la differenza. Ricapitolando, 11.990 euro f.c. per la base e 15.590 euro per la SP ma noi abbiamo già scelto: come si dice, fatto 30, facciamo 31! W la sportività e poi si sa, lo sport fa bene al cuore e... al polso destro!

Divertirsi con moto come le nuove Ducati Hypermotard è facile, ma solo se fatto in sicurezza con il giusto abbigliamento tecnico. Per il nostro test su strada ed in pista abbiamo usato:

Ducati Hypermotard 939:

Casco AGV AX-8 Evo Naked: casco stradale dall'aspetto aggressivo adatto a una vasta gamma di motocilette che comprende le moderne Streetfighter, le Supermoto ma anche le Naked entry level. Si rivolge ad una nuova generazione di road riders dalla forte personalità, alla costante ricerca di un look distintivo e di emozioni forti. Linee tese e moderne, peso contenuto, grande aerazione sono caratteristiche che lo rendono adatto anche ai motociclisti più evoluti.

Giacca Racing D1 Leather - Look sportivo e linee aggressive contraddistinguono la G. Racing D1 pelle; interamente confezionata in pregiata pelle bovina Tutu e inserti in tessuto bi elastico S1. Le spalle co-iniettate con inserto in alluminio aumentano la sicurezza attiva e caratterizzano ulteriormente il capo. Il comfort ergonomico è garantito dalla presenza di inserti in Microelastic posizionati in punti strategici dove è richiesta una maggiore mobilità durante la guida. Prese d’aria sul petto, e pregiata costruzione interna del capo in fodera di marca Nanofeel e tessuto 3d bubble assicurano invece un flusso d'aria ottimale e una corretto mantenimento della temperatura interna.
Completano le caratteristiche tecniche della giacca Racing D1 pelle, certificata CE – Cat. II – Direttiva 89/686/EEC, la predisposizione per paraschiena G1, G2 e per il protettore Double Chest. Disponibile anche in versione conformato, estiva con foratura piazzata della pelle e conformato estiva.

Pantaloni Delta Pro evo C2 Leather - Pantaloni moto in pelle Dainese. Sicuri, comodi e tecnologici.

Guanti Carbon D1 Long -  Guanto sportivo lungo certificato altamente protettivo grazie ai suoi inserti compositi in carbonio sulle nocche. Gli inserti in poliuretano su palmo e giunture delle dita lo rendono particolarmente protettivo.

Stivali Nexus - . Stivale altamente protettivo realizzato con materiali di qualità, ideale per chi cerca le migliori performance nella guida su strada.

 

 

 


Inoltre con la Ducati Hypermotard 939 SP in pista:

Guanti Druid D1 Long - Guanto sportivo certificato altamente protettivo grazie ai suoi inserti in composito di carbonio sulle nocche e sul dorso, e resistente grazie agli inserti in poliuretano su palmo, giunture dita ed esterno mignolo.

 


Stivali Torque D1 Out - Stivali racing di alta qualità, assicurano confort e protezione grazie al sistema D-Axial e agli inserti in magnesio e TPU, che rendono lo stivale estremamente leggero e performante.

 

 

 


Articoli che potrebbero interessarti