A Sepang è rimasto nell’ombra. In Australia, invece, è tornato a ruggire. Il secondo crono di giornata ottenuto da Marc Marquez spazza via alcuni dei punti interrogativi emersi su gomme ed elettronica dopo la Malesia. Il pilota spagnolo è riuscito a portare per la prima volta la Honda davanti alla Yamaha di Lorenzo. Soltanto Vinales è stato il più veloce, precedendolo per poco più di un decimo.
Che giornata è stata?
“Abbastanza bene, la classifica si è mescolata, siamo davanti ai piloti Yamaha. Se la gara fosse oggi ce la giocheremmo. Certo, questo pista è unica, il setting è diverso dalle altre, in particolare per le sue curve veloci. ”È un circuito in cui serve lavorare su elettronica e bilanciamento della moto, senza scordarsi del telaio”.
Che sensazioni hai con il nuovo pneumatico rispetto a quello precedente?
“Più o meno le stesse. Con Bridgestone la moto pattinava di più, invece le Michelin hanno più grip, che però non possiamo sfruttare perché abbiamo altri problemi. Al momento non ho ancora il giusto stile per questa gomma”.
In confronto alla Malesia cos’è cambiato?
“Credo che abbiamo migliorato abbastanza. A Sepang eravamo un po' persi in termini di elettronica, qua c’è più costanza e soprattutto siamo riusciti a trovare una base. La squadra ha lavorato molto in queste ultime settimane. Mi serve però maggiore confidenza con la moto”.
Sul passo riesci già a essere costante?
"Si, abbastanza. Al momento sul giro secco non riesco ad essere veloce come con le Bridgestone, però abbiamo ancora tempo per migliorare. Di certo essere vicini a Rossi e Lorenzo è un aspetto positivo”.
Il motore ti è sembrato troppo aggressivo oppure lavorando sull’elettronica è migliorato?
“Il motore qui è diverso. Aggiustando l’elettronica è migliorato. Bisogna continuare a sviluppare, nonostante le curve veloci siano d’aiuto. Il problema è quando hai curve strette come ad esempio in Malesia”.
Giovedì sfortunato per il compagno di squadra, tanto da rimediare una caduta in curva 4. Nessuna conseguenza per lo spagnolo, che allo scadere della sessione deve accontentarsi dell’ottavo crono (+0.786), preceduto dalla Ducati di Andrea Iannone.
Cosa è successo Daniel?
“Stavo cercando di migliorare i miei tempi. Sono arrivato in curva quattro, ho staccato forte e purtroppo mi è partito l’anteriore cadendo a terra. Per fortuna però nulla di grave. In seguito sono rientrato ai box. L’altra moto aveva un set-up diverso però è stato utile raccogliere ulteriori dati per quanto riguarda telaio e motore”.
Ti preoccupa il distacco dalla vetta?
“A dir la verità non più di tanto. Questo è un tracciato dove ho sempre faticato, tanto da mettermi a dura prova. Credo che col team abbiamo lavorato duramente, ottenendo comunque buone informazioni”.