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Moto3, Simoncelli, con i giovani rivivo il sogno del Sic

"E' stato una sorta di test per vedere come mi sarei sentito dopo che Marco ci ha lasciato"

Simoncelli, con i giovani rivivo il sogno del Sic

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La recente crescita del motociclismo italiano ha portato ad un enorme aumento del numero di giovani piloti e di squadre che partecipano al CEV Repsol. I dati indicano per il 2015 che i piloti italiani hanno rappresentato quasi l'11% del numero totale dei piloti.

Tra l'elenco delle squadre di nuova creazione che vi prendono si è distinto il team SIC 58 Squadra Corse. Questo progetto pionieristico è stato istituito e guidato da Paolo Simoncelli.

"Nel 2013, abbiamo varato il progetto SIC 58 Squadra Corse per giovani piloti in Italia - ha spiegato Paolo Simoncelli - In realtà, l'ho fatto come una sorta di test per vedere come mi sarei sentito dopo quel 23 Ottobre 2011, quando Marco ci ha lasciato. Tutti i dubbi e le incertezze però sono scomparsi quando nella prima gara del Campionato Italiano, ho visto mia moglie e Martina, mia figlia, nei box per vedere la gara. Allora mi sono reso conto allora che avevo scelto la cosa giusta da fare! L'obiettivo di questo progetto è quello di aiutare i giovani piloti italiani dal punto di vista finanziario e tecnico per aiutarli nel loro sogno di diventare campioni del mondo. Immediatamente mi sono reso conto che per arrivare al mondiale, l'unica strada vera era tramite la FIM CEV Repsol, che è gestito in modo professionale, e ha davvero un alto livello in termini di competitività".

Come vedi l'evoluzione dei piloti durante la scorsa stagione?

"Sono abbastanza soddisfatto della nostra prima stagione in Spagna, visto che sia la squadra chei  piloti sostanzialmente principianti. Tony Arbolino ha pagato  le conseguenze di essere un 14enne! Il suo terribile incidente a Le Mans nelle prime curve ci ha fatto temere il peggio, e la sua lenta ma costante ripresa ha causato problemi per tutto il resto della stagione, ma ha anche evidenziato il suo talento naturale. Stefano Valtulini, considerato il vecchio della squadra a 19 anni, è stato la miglior sorpresa per me. Purtroppo Stefano non era mai stato con una squadra che, oltre a fornigli una moto lo aiutasse a migliorare la sua guida, così abbiamo lavorato insieme su questo. Si è migliorato molto, ha sempre finito bene, ed è anche salito sul podio ad Aragon".

Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?

"In futuro abbiamo intenzione di continuare a selezionare giovanissimi piloti di 12-14 anni in Italia, in modo che possano svilupparsi nel CEV e - perché no?  portarli al campionato del mondo! I piloti stanno migliorando, la squadra lavora bene, la struttura è bella, ma soprattutto, i nostri ragazzi sono stati in grado di fare un passo importante nel raggiungimento del loro sogno, un bellissimo sogno come era quello che ha avuto Marco. Ora ci auguriamo che possa essere abbastanza forte da portare due loro nel Campionato del mondo".

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