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MotoGP, Iannone e Dovizioso: GP16? buona la prima

L'abruzzese: "una giornata per riprendere il ritmo". Il forlivese: "mi aspettavo le Yamaha davanti"

Iannone e Dovizioso: GP16? buona la prima

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Dopo la sbornia del ritorno di Stoner - e in attesa di rivederlo in pista domani - oggi è stata la prima volta in pista dei piloti ufficiali Iannone e Dovizioso. I due non si sono buttati a capofitto sulla GP16 (o meglio, Desmosedici GP come recita il nome ufficiale) ma hanno ripreso gradualmente il ritmo. L’abruzzese si è piazzato 5°, il forlivese 13°, ma le sensazioni di entrambi sono state migliori dei tempi.

E’ stato molto bello e divertente tornare in pista dopo tanto tempo lontano dalla mia moto - esordisce Iannone, che ha dedicato il suo casco al defunto gabbiano di Phillip Island - Ero due mesi che non guidavo neppure una moto da cross, perché non ho voluto correre rischi per non compromettere la spalla. Era solo il primo giorno, sono stato tranquillo ma ho comunque girato bene. L’importante è fare chilometri.

Andrea non ha fatto molti giri con la nuova moto.

Appena 8 o 9, poi ha iniziato a piovere - racconta - Le prime impressioni sono positive, ma devono comunque essere approfondite. In questo momento non posso entrare nei dettagli anche perché ho usato gomme diverse sulle due moto. Domani dovrò capire meglio le differenze”.

Non è invece una novità che gli piacciano le Michelin.

Fin dall’inizio - ricorda - Inoltre penso che abbiano fatto un altro passo in avanti, soprattutto all’anteriore. Non sono stati risolti tutti i problemi ma ora sono più lievi. Sicuramente per sfruttarle bisogna usare un diverso stile di guida, ma in questo lo stop aiuta”.

Iannone non è preoccupato delle due Yamaha.

“E’ solo il primo giorno e sappiamo tutti che Jorge è un pilota veloce - dice - Abbiamo ancora tanto lavoro davanti”.

Andrea DoviziosoSe Iannone si è espresso positivamente sulla nuova moto, Dovizioso forse è addirittura più entusiasta. Pur avendo avuto solo un assaggio delle potenzialità della GP16, sembra essere scattato l’amore a prima vista.

“Le prime sensazioni sono sempre importanti e quelle di oggi sono state positive - sottolinea - Ho fatto solo due uscite e con gomme usate, ma ho avvertito meno movimento al posteriore”.

Sulle Michelin invece è più cauto.

Devo ancora capirne il limite, ma non è semplice perché quando lo oltrepassi poi è difficile recuperare - spiega - Le nuove evoluzioni non ne hanno cambiato il comportamento ma alzato il livello. Oggi però ho tenuto spesso del margine”.

Delle Yamaha non è sorpreso.

Fin dall’inizio avevo intuito che i cambiamenti regolamentari sarebbero andati a loro vantaggio, soprattuto di Jorge. Sia chiaro, tutti abbiamo dovuto cambiare  comunque stile di guida, anche lui, soprattutto per quanto riguarda le traiettorie”.

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