La famosa o famigerata telemetria della Honda che fornirebbe dettagli chiari su quanto accaduto fra Marc Marquez e Valentino Rossi nel GP di Sepang è nelle mani della FIM, ma d'accordo con la Honda, che la ha consegnata, la Federazione Motociclistica Internazionale ha deciso di non pubblicarla 'per evitare ulteriori polemiche'.
A dirlo è stato lo stesso Presidente, Vito Ippolito, in un comunicato sotto forma di domande e risposte nel quale ammette che le polemiche del 2015 sono arrivate a livelli mai raggiunti.
E' una decisione importante, che può essere condivisa o meno. In linea di massima 'secretare' delle informazioni non è mai una buona idea. Nell'immaginario collettivo infatti l'opinione comune è che quando ciò accade è perché si vuole nascondere qualcosa.
C'è insomma da proteggere la ragione di stato. Ma qual'è in questo caso? Perché se i dati della telemetria - che ci risulta siano stati montati in sincrono con le telecamere onboard proprio per offrire un quadro chiaro della situazione - sono forniti dalla Honda, dovrebbero naturalmente fornire una prova a discolpa di Marquez. Ma se è così perché parlarne, rinfocolando comunque inevitabili polemiche?
Nel caso contrario - ma non si vede perchè l'HRC avrebbe dovuto fornire prova di un eventuale dolo del suo pilota - o nel caso dati ed immagini non chiariscono il colpevole 'oltre ogni ragionevole dubbio', vale lo stesso discorso
Non sarebbe stato meglio convocare entrambi i piloti per ottenere, quantomeno, nel primo caso o nel secondo, una promessa di chiudere definitivamente il brutto episodio?
Mistero.
p.s.
A. Ci Può dare una breve opinione su come è andato il 2015?
E’ un fatto innegabile che il numero di spettatori e di telespettatori sia cresciuto. E’ un riflesso del costante miglioramento, in termini di qualità, delle competizioni. Abbiamo lavorato su questo e i risultati sono incoraggianti. Anche il fatto che diverse nuove nazioni abbiano ospitato alcuni dei nostri campionati è degno di nota. Questo è uno dei nostri obiettivi e continueremo a lavorare in tale direzione.
B. Durante quest’anno i media hanno dato risalto ad alcune situazioni difficili. Ce ne può parlare?
E’ vero ci sono stati dei momenti difficili e vorrei dire che è un fatto inerente allo sport. La cosa importante è riuscire a trovare la risposta giusta a queste situazioni o perlomeno limitare i danni e fare le giuste correzioni, come nel caso della Sei Giorni di Enduro in Slovakia. Direi lo stesso riguardo il finale di stagione della MotoGP, che è stato insieme fantastico e drammatico.
C. Situazione chiusa in entrambi i casi?
Sì. Nel caso della ISDE il collegio FIM ha ripristinato la classifica delle nazioni come avrebbe dovuto essere. Alla fine il team australiano è stato dichiarato vincitore. Questo caso ci ha spinto a rivedere alcuni importanti aspetti del regolamento e delle procedure.
In MotoGP la disputa è stata portata davanti al CAS ma il caso adesso è chiuso. E’ vero che a fine stagione le polemiche sul caso Rossi-Marquez hanno assunto proporzioni mai viste. Per questa ragione abbiamo chiesto a tutte le persone coinvolte, comprese le squadre, di evitare ulteriori azioni in merito a quanto accaduto a Sepang. Durante l’ultima gara a Valencia il team Honda ci ha informato di avere tutta la telemetria riferita all’incidente. I dati sono nelle nostre mani e Honda e FIM di comune accordo hanno deciso di non renderli pubblici per non dare adito a ulteriori polemiche
Gli obiettivi e i piani FIM per il 2016 sono chiari e continueremo a perseguirli. Continueremo ad andare avanti e sono sicuro che i cambiamenti che apporteremo porteranno risultati positivi. Il motociclismo sportivo ha molte discipline e ci sono molti campi d’azione ma sono fiducioso che i nostri specialisti faranno un ottimo lavoro. Potrete domandarmelo ancora a fine anno!