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MotoGP, Marquez: i miei tifosi vengano al Mugello

Marc: "nascosti dietro a uno schermo tutti possono parlare, ma in circuito vengono i veri fan"

Marquez: i miei tifosi vengano al Mugello

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La decisione del fan club italiano di Marc Marquez di non partecipare al GP del Mugello a causa di presunte minacce ha fatto discutere molto negli scorsi giorni. Soprattutto perché il motociclismo è sempre stato uno sport in cui le tifoserie hanno convissuto pacificamente lungo le curve dello stesso circuito. Anche a Valencia, gara ad alta tensione, non ci sono stati episodi particolari.

A tornare sull’argomento, gettando acqua sul fuoco, è stato lo stesso Marquez, impegnato con il compagno di squadra Dani Pedrosa in un evento promozionale.

Si è raggiunto un punto limite, ma alla fine penso che i miei tifosi possano andare al Mugello perché non credo, o almeno spero, che non succederà niente” ha detto Marc al sito spagnolo Motocuatro.

Il pilota di Cervera ha anche osservato come i social network abbiano contribuito a esasperare la situazione: “attraverso un computer tutto il mondo può dire qualsiasi cosa, tutti possono modificare la situazione. Alla fine, chi va in circuito è un vero tifoso e ci va per vedere le moto, per godersi lo spettacolo, credo che, come in qualsiasi sport, si vada per fare festa. Quindi, non è successo nulla a Valencia e non succederà nulla in futuro. I tifosi vengono in circuito per lo spettacolo e noi corriamo perché possano goderselo questo è l’importante”.

Nell’inverno le diatribe sui social network hanno ancora tenuto banco, per Marquez la speranza è che quando si tornerà a correre tutte queste polemiche finiscano.

Nascosto dietro una schermo del computer chiunque può scrivere, dare la propria opinione e dire quello che vuole. E’ una cosa difficile da fermare, ma quando si inizia a correre comincia il bello, lo spettacolo e si ricomincerà a riparlare di moto”, ha aggiunto.

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