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Moto Guzzi V9 Bobber: storia senza tempo

Un tiepida serata, una Guzzi V9 e... un tassista curioso. Ne è venuta fuori una road story sulla fascinosa V2 di Mandello

Moto - Test: Moto Guzzi V9 Bobber: storia senza tempo

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Il tempo è la misura di tutte le cose. Pensiamoci. Il suo trascorrere, lento, veloce, ci dà la percezione di ciò che accade intorno.

Troppo in fretta e non ci accorgiamo di nulla, o cogliamo poche sfumature. Troppo lento e finisce che si perde il gusto di quello che forse all'inizio poteva sembrare qualcosa da entusiasmarci. Ci sono delle volte però che il tempo, soprattutto se seduti su una moto, non vorremmo passasse mai. E ci sono moto che, il tempo, riescono addirittura a fermarlo, o a riportarlo indietro.

La Moto Guzzi V9 Bobber sembra essere una di quelle moto. La guardi e non riesci a ignorarla. Solida, essenziale, senza fronzoli. Il giusto. Quel che basta per fare si che il tempo, su di lei, scorra indietro. Si torna al periodo in cui le moto "avevano un'anima". Non troppi cavalli, la solidità dei materiali, ed un fascino che dà emozioni vive.

Si vive in un mondo che va troppo in fretta. Che crea cose che nel giro di pochi anni (o mesi) vengono distrutte, divorate. Non va bene.

Ed allora trovi moto come la V9 Bobber, una "Guzzona" tutto cuore a cui piace vivere in una dimensione tutta sua. In un contesto nel quale se ne frega del tempo e del mondo di come va oggi. Con lei puoi fuggire, dove non lo vuoi sapere. Semplicemente andare.

Una moto sulla quale , una volta in sella, vieni proiettato verso una dimensione parallela, per molti mai vissuta. Ci si tuffa verso l'epopea delle moto intese come stile di vita, più che oggetto di puro divertimento. Una vita fatta di piacevole solitudine, a volte, di calde serate con amici, spesso.

Ti piace inforcarla di notte, quando tutto il caos si spegne e resti tu. Giacca di pelle, guanti, stivali e sali in sella. Accendi e senti lo scuotimento tra le gambe. L'inossidabile V2 trasversale di Mandello inizia a prendere vita. Un colpo di gas. Poi un altro. E la senti danzare sotto di te. Il cardano si fa sentire, ma non è nulla di allarmante. Chi ricorda le vecchie Guzzi forse capirà, e noi, che quel periodo lo abbiamo solo sentito nei racconti dei "vecchi" motociclisti, apprezziamo. Il cardano c'è , ma si sente poco. Ed a noi comunque piace, fa sentire la moto viva, quasi voglia dirti:"Dai, che aspetti!? Partiamo!"

Una strada, un manubrio "drag bar" e davanti la semplice strumentazione che quasi ti fa compagnia con la sua luce. La velocità non serve. Niente scale digitali, ma una cara e semplice (quanto precisa) lancetta. Lei sale, poi scende, in simbiosi con la manopola del gas e la velocità. Ma i tuoi occhi sono sulla strada.

E mentre scorre, ascolti la città. In silenzio, con il solo borbottio di quei due cilindri davanti a te. I fari di qualche macchina che si incrociano davanti a noi.

Hai il tempo per ascoltarla, di sentire la ruota davanti a te. Un'anteriore "panciuto" per la misura da 130/90 con ruota da 16". Ti fermi al semaforo, un tassista ti blocca: "Ciao, che Guzzi è questa? E' uscita da poco?" Tu gliene parli, incuranti del semaforo che diventa verde. Siamo solo noi a quell'incrocio. Ed allora lui se ne approfitta. Avrà avuto 40 anni:"Posso guardarla meglio?" "Certo!" Rispondiamo noi, fidandoci di quella voce rotta dalla stanchezza di una giornata alla guida, ma che sembra riprendere tono guardando la Moto Guzzi V9 Bobber.

Ci si accosta ad un baretto più avanti. Un caffè insieme (incredibile, mai visti prima ma parliamo di moto come vecchi amici) e via con le domande: "Quanto costa? Motore? Telaio? Vibra, è comoda?"

La Bobber diventa la protagonista: "Costa 10.190 euro, motore da 855 cc, con 55 Cv di potenza", e lui: "Ah, non tanti... ma si meglio, a che vuoi che servano su una moto così troppi cavalli? Con questa devi guidare e stop". Curiosità:" Non ha elettronica scommetto, come una volta...!?" Noi" Beh, ha comunque l'ABS...". Lui "Giusto (ci interrompe)! Io ce l'ho anche sullo scooter. Oggi è indispensabile". "Ed anche il TC", proseguiamo. "Ok - abbozza- ma non vedo l'utilità. Ah si, magari metti che piove e l'asfalto è viscido..: "Ma è comoda?" Incalza lasciandoci intendere di volerci salire sopra. Un cenno con il capo lui sale. "Bella la sella. Le sospensioni?" "Beh sono un po' troppo secche- rispondiamo- la sella nel contempo è bella comoda. Bassa (altezza da terra di 780 mm ), imbottita bene. Anche il passeggero se la passa al meglio". "Peccato manchi la chiave del tappo serbatoio. Sai, non vorrei che la parcheggi con il pieno e poi..."  ci dice perplesso. Non possiamo dargli torto, una scelta che non comprendiamo. Vallo a sapere che pensano a volte i designer...

La ruota davanti è bella "cicciona"...Ah, certo è una Bobber" ."Si, una 130 con cerchio da 16". La guida è un po' particolare sulle prime. Si sente l'inerzia alle manovre a bassa velocità, ma quando il ritmo sale la senti stabile. Anche se le sospensioni non sono fatte per correre". Ultima domanda prima di andare via. Chiama un cliente evidentemente:"Quanto pesa?" Moto Guzzi dichiara 199 Kg in ordine di marcia. "Non molti, comunque la manovri facile con i piedi a terra" spiega mentre controlla l'appoggio sull'asfalto dei piedi. "Ok, grazie, ma ora devo correre. Ah, il caffè lo pago io!" Buona serata.

Anche noi andiamo via. Si torna a casa, è tardi. Mentre torniamo non possiamo fare a meno di pensare: "Come sarebbe se il mondo potesse ogni tanto fermarsi? Come alla sosta di un semaforo, ma con nessuno dietro a metterti fretta..."

  • PIACE:  Personalità estetica
  •                Coppia del motore
  •                Frizione morbida
  •  
  • NON PIACE :  Sospensioni secche
  •                           Mancanza serratura tappo serbatoio
  •                           Ricerca del folle difficoltosa

Per saperne ancora sulle caratteristiche della Moto Guzzi V9 Bobber Qui il nostro test a Mandello e QUI il video della nostra prova.

Per la nostra prova in sella alla V9 abbiamo utilizzato:

Casco RP60 AGV MULTI - Rappresenta la proposta AGV dedicata allo stile retrò, riprendendo dalla propria tradizione quello stile inconfondibile che i suoi piloti (primo fra tutti Renzo Pasolini) hanno portato in pista nel passato. La calotta in fibra di vetro ACF (Advanced Composite Fiber) garantisce sicurezza e leggerezza. Gli interni, removibili e lavabili, sono in Dry-Comfort con trattamento igienizzante che evita la formazione di batteri e previene le allergie. Il sistema di ritenzione ha la chiusura DD con doppio anello.

Giacca Dainese Mike Pelle - Giacca moto in pelle, sicura,ergonomica e tecnologica dal gusto vintage è in pelle con rifiniture "used" per creare un effetto vissuto

 

Guanti Dainese BLACKJACK - Guanto dal design elegante e classico, con un look rètro, fresco e alla moda. Blackjack è disponibile anche in versione Lady, ed è adatto in particolare per calde e piacevoli giornate in moto nei mesi primaverili ed estivi. Inserti elastici e possibilità di regolazione del polso garantiscono infine un fit ottimale e comodo.

Scarpe Dainese Street Biker D-WP - Pensata per essere una scarpa giovane e alla moda impreziosita da dettagli tecnici che la rendono certificata CE Cat II e perfetta per sfrecciare nel traffico cittadino. La realizzazione della tomaia in pelle bovina scamosciata con inserti in tessuto ad alta tenacità garantisce il miglior mix di fashion e resistenza. E’ dotata di paramalleoli in nylon e inserti rifrangenti che ne aumentano la sicurezza attiva e passiva. 

Pantaloni D1 EVO - Studiati sia per un uso cittadino che sportivo, sono confezionati in tessuto morbido e confortevole grazie al trattamento stone wash ma protettivi grazie all'intreccio di fibra aramidica e cotone di alta qualità. Hanno protezioni certificate Pro-Shape sulle ginocchia.

 

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