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Il motore senza albero a camme in fase di sviluppo

Già proposto nel mondo dell'auto, potrebbe arrivare anche sulle moto portando parecchi vantaggi prestazionali, di peso e dimensioni

Moto - News: Il motore senza albero a camme in fase di sviluppo

I motori motociclistici stanno diventando sempre più performanti ed ecologici, sulla falsariga di quello che sta avvenendo nel mondo delle quattro ruote, dove gli investimenti in ricerca e sviluppo sono più elevati e le tecnologie innovative arrivano prima. L'ultimo tentativo di "travaso" da auto a moto è il sistema di distribuzione senza albero a camme FreeValve, che potrebbe diventare il motore del futuro.


Come funzione e quali vantaggi porta


Come detto, la tecnologia è nata nel settore automobilistico, dove da anni si stanno sperimentando nuovi modi di rendere ancora più efficiente la distribuzione. Negli scorsi anni abbiamo visto un massiccio utilizzo dell'elettronica per comandare le valvole (ad esempio i sistemi Valvetronic di BMW e MultiAir di Fiat), ma la nuova frontiera è quella di eliminare completamente gli organi di distribuzione come cinghia/catena e alberi a camme per avere valvole indipendenti ed elettroattuate. Questa tecnologia è già in fase di sperimentazione nelle auto cinesi Qoros e nella supercar svedese Koenigsegg.
Per quanto riguarda le moto ci sono degli studi che potrebbero portare a sperimentazioni del FreeValve, che porterebbe benefici ancora maggiori rispetto a quelli delle auto. Oltre al miglioramento di prestazioni (un motore con meno organi in rotazione e meno dispersione di energia garantisce una migliore efficienza termica e un rendimento maggiore) e consumi (le valvole elettroattuate possono ridurre dal 15% al 35% di emissioni), si avrebbe anche un notevole risparmio di peso (nelle auto dove è già stato montato si parla di 15-20 kg in meno) e dimensioni più compatte per l'assenza degli organi di distribuzione, un vantaggio non da poco.


Tecnologia ancora in fase di sviluppo


Senza considerare i vantaggi in termini di possibilità di setting delle valvole e del rapporto stechiometrico e la possibilità di variare la fasatura in qualsiasi motore. Fra i contro, per il momento, c'è la tecnologia elettronica che potrebbe rendere meno affidabile il sistema e gli elettro-attuatori delle valvole che per la loro particolarità sono ancora molto costosi e hanno bisogno di ulteriore sviluppo. La prima soluzione di serie sulle moto potremmo trovarla presto in qualche concept, ma per il momento la tecnologia FreeValve rimane ancora in fase di sviluppo. Voi cosa ne pensate di questo passo avanti?

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