Kawasaki ha annunciato da qualche tempo lo sviluppo della tecnologia Rideology, promettendo un futuro di completa interazione fra il mezzo e il pilota al fine di garantire la sicurezza ed evitare gli incidenti. Ma come funzionerà il sistema di intelligenza artificiale della Casa giapponese? Ce lo spiega un video.
La moto parla con il pilota
Nel primo annuncio del progetto Rideology non furono spiegate per filo e per segno le caratteristiche che avrà questo nuovo sistema di sicurezza, ma piano piano ne stiamo scoprendo i dettagli. L'introduzione del concetto di intelligenza artificiale non si limiterà alla percezione da parte del mezzo del mondo che sta intorno e di tutti i parametri della moto, ma ci sarà un vero dialogo fra pilota e moto.
Se ricordate KITT del telefilm Supercar, sarà qualcosa di molto simile. La moto comunicherà con chi la guida tramite i diffusori posti all'interno del casco e fornirà indicazioni sullo stato del mezzo, sul traffico, sulle situazioni di emergenza, sui limiti di velocità e sulle indicazioni del navigatore. L'interazione sarà totale e il concetto di "dialogo con la macchina" è da intendere come quello che si ha oggi con i supporti vocali degli smartphone più evoluti.
La tecnologia ci porterà lontano
Il video pubblicato su Instagram non fa altro che spiegare in modo abbastanza chiaro l'obbiettivo degli ingegneri che sviluppano Rideology. Probabilmente sarà il primo passo di una tecnologia che andrà in parallelo a quella della guida autonoma per le automobili. Se per quanto riguarda le due ruote è inconcepibile l'idea del pilota automatico, il progetto di Kawasaki ha molto più senso. Sarà questo il futuro?