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Rossi e Biaggi si sfidano di nuovo, ma come Team Manager

Anche il Corsaro dirigerà una sua squadra Moto3 nel CIV. La sfida fra i due rivali eccellenti si sposta in ufficio

Moto - News: Rossi e Biaggi si sfidano di nuovo, ma come Team Manager

Max Biaggi e Valentino Rossi sono sempre stati come il diavolo e l'acqua santa, e spettava ai tifosi decidere chi rappresentava l'uno e chi l'altro. La reciproca antipatia ha influenzato una generazione di appassionati di moto e anche fra i più moderati era difficile non schierarsi da una delle due parti. Con il ritiro di Max dalle competizioni anche la tifoseria si è calmata, ma ora la sfida potrebbe riaccendersi in un altro contesto, quello dei team manager.


Rossi in Moto3, Biaggi nel CIV


Max Biaggi ha appena ottenuto un ingaggio da parte di Mahindra, colosso indiano che ha fatto grandi cose quest'anno in Moto3 con Pecco Bagnaia. Il nuovo ruolo del Corsaro si basa principalmente su una nuova carriera come team manager per la squadra che sarà impegnata nel Campionato Italiano Velocità ed in alcune gare di quello spagnolo con supporto ufficiale Mahindra, oltre a svolgere il ruolo di ambassador per il marchio. Secondo gli indiani, la grande esperienza di Biaggi permetterà di fare crescere alcuni giovani talenti italiani, a partire da Alessandro Del Bianco e Davide Baldini che nel 2017 faranno parte del team CIV.
Rossi, dal canto suo, è già un team manager da un paio d'anni e anche lui svolge un ruolo di "coltivatore di talenti" con il suo Sky Team VR46 KTM nel mondiale Moto3. La sfida non è ancora diretta, perchè il 2017 li vedrà impegnati in campionati diversi, ma se il lavoro di Max sarà buono, non ci vorrà molto prima di vederlo dirigere qualche squadra anche nel mondiale.


Chi è più forte in pista, non sempre lo è come team manager


Ed è così che si ripropone il binomio Rossi-Biaggi a distanza di parecchi anni, dopo che gli stessi protagonisti ci avevano messo una pietra sopra, e dopo che gli stessi sostenitori avevano vissuto una tregua così lunga da trasformarsi in pace. Invece niente, già da ieri si è riacceso il dibattito sui social fra le due fazioni e molto probabilmente continuerà ancora a lungo. Se in pista è ormai palese che Rossi ha avuto una carriera più brillante, non è detto che questo accada anche con il casco appeso al chiodo.
Già molti piloti hanno intrapreso una carriera brillante come direttori di squadre (Sito Pons e Aspar Martinez, solo per citare gli ultimi, ma prima di loro anche Kenny Roberts e Giacomo Agostini), e non sempre i migliori in pista erano i migliori anche fuori. A voi puntare su uno dei due!


 

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